mercoledì 24 dicembre 2014

Riscaldamento: scatta l'obbligo delle valvole termostatiche. Ed è un salasso

http://www.quifinanza.it/9055/foto/riscaldamento-scatta-obbligo-delle-valvole-termostatiche-ed-un-salasso/gallery-valvole_mmid11417.html

Una casa con ambienti ridisegnati

 

Un’abitazione di 100 mq, di impronta tradizionale, è stata riprogettata e resa più fruibile senza però modificare nella sostanza l’impianto originario. Gli spazi si articolano ora in una zona giorno senza divisioni, completata da un terrazzo che ne amplia la superficie, e un’area notte sfruttata al massimo con camere e ambienti di servizio ben organizzati. Gli interni sono contemporanei, prevale la semplicità delle linee, e vengono privilegiati materiali di finitura che uniscono l’aspetto estetico a praticità e resistenza: parquet in rovere, pietra naturale e gres.

casa-semenzato-soggirono

  • Nel living il divano con chaise longue in tessuto bianco, di fattura artigianale, è sistemato nella profondità della rientranza, così da rendere la zona conversazione più definita. L’effetto è accentuato dal taglio di luce wall wash a led che investe dall’alto la parete di fondo, rivestita in marmo bianco di Carrara lavorato a spacco. La lampada da terra e i cuscini arancio aggiungono all’ambiente un tocco di colore.

Sistemata nell’angolo del living vicino alla cucina, l’area pranzo diventa un’isola a sé stante grazie a una doppia soluzione architettonica: il ribassamento del soffitto e l’inserto in gres a terra. Le pareti sono rifinite con una tinteggiatura in grassello di calce naturale.

casa-semenzato-pranzo2

  • Nella zona giorno prevalgono le linee squadrate ed essenziali e i toni sobri e neutri nelle finiture. Il tavolo da pranzo è un modello con piano in cristallo trasparente e base centrale cromata, a cui sono accostate sedie con struttura essenziale, rivestite in pelle bianca. • Tavolo: Diamante 72 • Sedie: di Reflex • Piastrelle in gres: Fucina Bronzo Aureo di Tagina – Ceramiche D’Arte • Faretti: Alva 1 di Viabizzuno 

casa-semenzato-pranzo1

  • Una vetrata – in parte fissa e in parte scorrevole, a scomparsa interno muro – divide la zona pranzo dalla cucina. Tra i due ambienti si ottiene così un effetto di assoluta continuità.In cucina la composizione principale è completata, sul lato opposto, da un mobile basso su misura nel quale è integrato un piano snack a sbalzo. Questa zona della stanza costituisce un passaggio di raccordo tra area operativa e soggiorno. Finiture in contrasto: elementi lucidi e opachi, tonalità neutre e metallizzate si alternano in cucina

casa-semenzato-cucina

  • In cucina la composizione angolare consente di sfruttare anche la piccola porzione di parete a fianco alla portafinestra: in questo spazio è stata sistemata la zona lavaggio. Basi e pensili sono in laccato bianco lucido, il top è in quarzo White sand. Basi e pensili sono in laccato bianco lucido, riflettente, con la sola variante del piano in rovere chiaro del tavolo. L’estetica inox satinato degli elettrodomestici si abbina gradevolmente con la texture del pavimento. • Programma cucina: Alea di Varenna • Lavello: KS di Foster • Miscelatore: X-Trend di Newform • Piano cottura: Veronika di Foster • Cappa: Solaris di Elica • Radiatore verticale: Kubic di Tubes

casa-semenzato-bagno

  • Uno dei due bagni è stato ampliato e riprogettato. Ora è a uso esclusivo della camera matrimoniale e affaccia parzialmente su quest’ultima, grazie a una vetrata trasparente che lascia a vista la vasca idromassaggio. Questa è illuminata da led colorati, nascosti lungo il bordo del controsoffitto. Le due zone del bagno sono separate da una porta scorrevole in vetro acidato e caratterizzate anche da pavimentazioni in materiali diversi: parquet e gres. Di linea contemporanea, il lavabo di design con colonna conica e i sanitari sospesi. Questo rivestimento, di solito costituito da piccole tessere quadrate, esiste però anche in altre forme. Qui, il mosaico che riveste le pareti dietro lavabo e sanitari è un collage di sottili listelli rettangolari color sabbia, montati su rete e posati in orizzontale. Gli elementi, leggermente sfalsati tra loro, permettono di ottenere superfici ruvide e materiche. • Lavabo a colonna e sanitari: Starck 1 di Duravit, design P. Starck • Mosaico: Wave di Brix • Rubinetti: Fantini • Applique: Oceano di Oltreluce

casa-semenzato-camera

  • Alla camera matrimoniale si accede attraverso una porta scorrevole interno muro che comunica con l’adiacente disimpegno. La finitura bianca del pannello permette di dare maggiore uniformità alla parete; nella fascia alta di quest’ultima sono installate le griglie dell’impianto di climatizzazione. Nella stanza, dietro la parete vetrata, la vasca idromassaggio è incassate in una struttura in legno di rovere. Incassata in una pedana in legno, è separata da una ampia parete trasparente, composta da una serie di pannelli – alcuni fissi, altri apribili – che arriva fino all’altezza del controsoffitto. • Vasca: Laguna di Hafro

    Così il terrazzo diventa abitabile

Dimensioni ed esposizione sono gli aspetti più importanti: quando uno spazio all’aperto gode di questi requisiti fondamentali, per renderlo più vivibile e confortevole bisogna scegliere una pavimentazione adatta per l’esterno. Oltre a prevedere un sistema di copertura, fisso o mobile, che consenta di ombreggiarlo. Pratiche, curate nel design, nei colori e nelle fantasie e realizzabili praticamente su misura, le tende da sole per il terrazzo hanno il vantaggio di essere strutture mobili, facili da installare e poi da aprire e chiudere a seconda delle condizioni atmosferiche e delle esigenze. Per avere più o meno ombra nelle diverse ore della giornata. Esistono numerose varianti nei sistemi di fissaggio e nei meccanismi di apertura delle tende (manuali o più spesso elettrici): in generale sono però formate da una struttura metallica che sostiene un telo protettivo. Quest’ultimo può essere in tessuti e materiali differenti che, oltre a essere impermeabili all’acqua e resistenti al vento, offrono un’adeguata protezione dai raggi solari. Acrilico, poliestere o pvc sono molto robusti e durevoli nel tempo: possono essere impiegati per tutto il tessuto della tenda o anche solo per rivestirla in superficie con una pellicola protettiva.

casa-semenzato-terrazzo

Il progetto in pianta della casa


Spazi comunicanti

Dall’ingresso, il percorso indirizza verso l’area pranzo e il soggiorno. La cucina è separata da una porta vetrata scorrevole che, completamente trasparente, lascia comunque tutto a vista nella zona operativa, sottolineandone la continuità.

Nuovo lay-out per la zone note
Le modifiche in fase di ristrutturazione hanno interessato anche la parte notte, introdotta da un disempegno. Sono state ricavate tre camere da letto, e una distribuzione meno rigida degli spazi ha permesso di ampliare il bagno a uso esclusivo della stanza matrimoniale, dotandolo di un’area benessere.

L’esterno
Il soggiorno di circa 40 mq è ampliato da un terrazzo di 15 mq che, con profondità differenziate, si estende su tutto il lato corto della casa ed è accessibile anche da una delle camere. Nella casa sono presenti altri due balconi.

BUONE FESTE CASABOOK IMMOBILIARE


lunedì 22 dicembre 2014

Legge di Stabilità ecco le novità sulla casa

 

Tante le novità contenute nell’emendamento alla Legge di Stabilità: da quelle che riguardanoi cittadini, alla sospensione dell’aumento della Tasi fino al credito d’imposta al regime dei minimi.

leggestabilità2014
La Legge di Stabilità mettè in primo piano il bene rifugio degli italiani, la casa e lo fa introducendo diverse modifiche. Ecco le novità previste per la casa.

TASSE SULLA CASA

Niente più aumento della Tasi che sarebbe scattato in automatico. Le aliquote massime restano quelle del 2014: il 2,5 per mille con un aggiuntivo 0,8 per mille nel caso in cui il Comune conceda apposite detrazioni.

RECUPERO DELLE PERIFERIE

I comuni avranno la possibilità di presentare i loro progetti per recuperare le periferie delle città dal degrado, rivalorizzarle e sistemarle. Una task force istituita a Palazzo Chigi avrà poi il compito di valutarli e selezionarli assegnando parte dei fondi per i piani urbani.

FINANZIAMENTI E FONDI

Confermato il finanziamento di 400 milioni per il recupero degli alloggi Iacp, per finanziare il piano previsto dal decreto casa varato dal Governo a inizio anno.

Estensione a 18 mesi del periodo per usufruire del bonus fiscale del 50% da parte degli acquirenti sull’acquisto di immobili ristrutturati dalle imprese

Stanziati 135 milioni per interventi di bonifiche dell’amianto e altri 100 milioni destinati all’edilizia scolastica.

legge di stabilità 2015, il testo definitivo arrivato alla camera

 

dopo l'approvazione al senato, è arrivata alla camera per il via libera definitivo la legge di stabilità 2015. dall'anticipo sul trattamento di fine rapporto al credito d'imposta per le imprese, tutte le novità del testo che sarà licenziato nelle prossime ore

stop aumento tasi
la legge di stabilità contiene, ovviamente, molte norme di carattere fiscale. la più importante per il mondo immobiliare è lo stop all'aumento della tasi che, a legislazione vigente, sarebbe scattato automaticamente. le aliquote massime restano quelle del 2014, vale a dire il 2,5 per mille con un aggiuntivo 0,8 per mille in comuni che concedano delle detrazioni. non aumenta nemmeno il canone rai

credito d'imposta irap
le imprese prive di dipendenti, e che dunque non hanno costo del lavoro, avranno un credito di imposta del 10% per quanto riguarda l'irap. una decisione presa per sterilizzare l'abolizione del taglio dal 3,9 al 3,5 per cento dell'aliquota prevista nel decreto legge irpef

legge di stabilità, tfr in busta paga
chi ha bisogno di liquidi potrà farsi anticipare il trattamento di fine rapporto (tfr) in busta paga, ma contrariamente a quanto si era detto, il senato non è intervenuto sul punto più controverso. tale anticipazione sarà sottoposta a tassazione ordinaria, concorrendo in tutto e per tutto alla formazione del reddito dell'anno, e non al più favorevole regime separato normalmente applicato sulla “liquidazione”. lo stato conta, dunque, di incassare un bel sovrappiù di imposte da chi usufruirà dell'opzione. solo dipendenti privati: a quelli pubblici (oltre che a quelli domestici e agricoli) è preclusa. l'anticipo in via sperimentale è previsto dal marzo 2015 al giugno 2018. poi si vedrà

legge di stabilità, fondi pensione
aumenta la tassazione sulle casse previdenziali (al 26%) e sui fondi pensione (al 20%), ma chi effettua investimenti in economia godrà di un credito di imposta, del 6% per le prime, del 9% per le seconde, che compenserà l'incremento. lo strumento prevede, però, un tetto massimo di 80 milioni di euro. pagheranno di più anche le fondazioni, dovendo sottoporre a tassazione una maggiore quota di dividendi. misura retroattiva, compensata però per il primo anno da un credito di imposta.

legge di stabilità regime dei minimi
la scure prevista sul regime dei minimi si fa ancora più pesante nella versione definitiva. le nuove “piccole partite iva” saranno costrette non solo a fare i conti con le soglie differenziate a seconda del tipo di attività svolta (15mila euro per i professionisti, 40mila per i commercianti, per esempio), col coefficiente di redditività al posto delle detrazioni, con l'aumento dell'aliquota dal 5 al 15 per cento, ma anche con un divieto di cumulo che comporta l'esclusione dalle agevolazioni se, sommando un reddito da lavoro dipendente, si superano i 20mila euro

stufe a pellet
cattive notizie per chi è passato alle stufe a pellet per riscaldare la propria abitazione. l'iva sui “combustibili ricavati da segatura” sale dal 10 al 22 per cento. una misura che, nelle previsioni del governo, porterà nelle casse dello stato 96 milioni di euro. per contro sono stati in gran parte ripristinati gli sconti sul gasolio da riscaldamento e sul gpl per le zone montane e svantaggiate

allentamento patto di stabilità
nella manovra c'è, infine, 1 miliardo di euro per l'allentamento del patto di stabilità, che le regioni potranno girare ai comuni e l'esclusione delle spese per l'edilizia scolastica dal patto di stabilità per province e città metropolitane. 

RINNOVATA LA MORATORIA SU MUTUI E FINANZIAMEMTI

http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2014-12-22/legge-stabilita-mutui-rinnovata-moratoria-162212.shtml?uuid=ABkdGPUC&nmll=2707#navigation

Agevolazioni per l’acquisto della prima casa

 

prima-casa

Acquistare una casa è un passo importante che costituisce per molti le vere fondamenta per la costruzione di una famiglia. Per cui è bene informarsi sulle agevolazioni per l’acquisto della prima casa e su i requisiti necessari per poterne usufruire. Una volta che si rientra tra coloro che possono beneficiare delle nuove disposizioni entrate in vigore l’ 1 gennaio 2014, bisogna bene tenere in mente anche i vincoli da rispettare  e le cause che possono portare alla decadenza dei benefici.

I requisiti necessari per usufruire delle agevolazioni prima casa

  • L’immobile non deve far parte delle categorie catastali A1, A8 e A9;
  • l’immobile deve essere ubicato nel territorio del Comune in cui l’acquirente ha la propria residenza, oppure dove questo svolge la propria attività;
  • qualora si trovi all’estero per motivi di lavoro, può usufruire delle agevolazioni nel territorio del Comune dove si trova la propria attività;
  • qualora il cittadino italiano sia un emigrato all’estero, purché l’immobile sia acquistato come prima casa. La documentazione necessaria per attestare ciò può essere fornita attraverso il certificato di iscrizione all’AIRE;
  • per le Forze armate invece non è richiesta la residenza nel Comune di ubicazione dell’immobile acquistato come prima casa.

Inoltre, riportiamo alcuni dei casi particolari che permettono di usufruire ugualmente delle agevolazioni:

  • Quando si è titolari in comunione con altre persone diverse dal coniuge di diritti su beni immobili, anche situati nello stesso Comune;
  • quando l’acquirente o i coniugi sono titolari del diritto di nuda proprietà su un’altra abitazione, sita nel Comune in cui si trova l’immobile da acquistare;
  • quando si acquista un fabbricato rurale, purché sia idoneo ad una residenza;
Cosa dover dichiarare per ricevere i benefici fiscali
  • Bisogna non essere titolare, esclusivo o in comunione col coniuge, di diritti di proprietà, usufrutto, uso e abitazione, su altra casa nel territorio del Comune dove si trova l’immobile;
  • bisogna  non essere titolare, neppure per quote o in comunione legale, su tutto il territorio nazionale, di diritti di proprietà, uso, usufrutto, abitazione o nuda proprietà, su altro immobile acquistato, anche dal coniuge.
Quando si perdono i benefici fiscali
  • Se le dichiarazioni emesse sono false;
  • quando l’abitazione viene venduta o donata prima di cinque anni dalla data di acquisto, almeno che nel giro di un anno non si acquisti un’altra casa adibita come abitazione principale;
  • quando non viene trasferita la residenza nel Comune dove è situato l’immobile, entro 18 mesi.

Quando si perdono i benefici fiscali possono essere persi gli interessi e viene applicata una sanzione del 30% dell’imposta stessa.

Per evitare che tutti i benefici siano persi, l’acquirente però ha uno strumento, chiamato ravvedimento, che gli permette di rimediare entro termini precisi dalle violazioni commesse. Questo però può avvenire solamente  se:

  • la violazione non sia già stata contestata dall’ufficio;
  • non siano iniziate ispezioni e verifiche;
  • non siano iniziate attività amministrative di cui già il proprietario era a conoscenza.

In questo articolo approfondiamo le cause di decadenza delle agevolazioni prima casa.

Le imposte sull’acquisto della prima casa

Le imposte sull’acquisto variano se si tratta di un privato o di un’impresa.

  • Nel caso di acquisto da un privato o da un’impresa con vendita esente da Iva le imposte di registro sono al 2%, mentre l’imposta ipotecaria e catastale sono di 50 euro ciascuna;
  • nel caso invece l’acquisto sia da un’impresa, l’iva è al 4%.

venerdì 19 dicembre 2014

quali sono le sanzioni per il ritardato pagamento di tasi e imu?

 

image_credit: 

sin licencia

il 16 dicembre è scaduto il termine ultimo per il versamento della seconda rata imu e tasi. ma quali sono le sanzioni che si applicano a chi effettua il pagamento in ritardo? esiste la possibilità di aggiustare entro un anno la propria posizione fiscale ricorrendo allo strumento del ravvedimento operoso

lo strumento del ravvedimento operoso prevede il pagamento oltre che della somma dovuta anche di sanzioni e interessi, che dipenderanno dal ritardo con cui verranno versati gli importi. in particolare ci sono tre diversi tipi di ravvedimento

ravvedimento sprint- per un ritardo fino a 14 giorni si calcola una sanzione pari allo 0,2% al giorno fino a un massimo del 2,8% per 14 giorni di ritardo+ gli interessi (aliquota dell'1% annuo)

ravvedimento breve- per un ritardo dal 15º e fino a 30 gironi di ritardo la sanzione da applicare sarà pari al 3%+ gli interessi da calcolare (aliquota dell'1% annuo)

ravvedimento lungo- ritardo dal 31º giorno ed entro un anno. la sanzione è calcolata al 3,75% più gli interessi da calcolare al 3,75% + gli interssi da calcolarsi al saggio legale annuo dell'1%

pagamenti: i versamenti andranno effettuai con il modello f24 in banca o alla posta per importi inferiori o pari ai 1000euro. per importi superiori, bisogna effettuare il versamento con f24 per via telematica. nel modello f24 bisogna barrare la casella rav (ravvedimento), l'importo dovuto per sanzioni e interessi andrà sommatto al tributo principale (3918 per imu e 3958 e 3961 per la tasi)

calcola la tua tasi

calcola la tua imu

i sette anni di crisi del mattone: com'è cambiato il mercato immobiliare dal 2008 ad oggi

 

image_credit: 

gtres

negli ultimi sette anni il mercato italiano ha vissuto una forte crisi che ha segnato una brusca inversione di tendenza rispetto al boom iniziato nel 1998. l'ufficio studi di tecnocasa ha ricostruito l'evoluzione del mercato dal 2008 ad oggi, facendo emergere uno scenario in cui mentre le grandi città conoscono una ripresa delle compravendite, i centri minori sono ancora strangolati dalla crisi

2008-è l'anno di inizo della crisi immobiliare (anche se nelle realtà geografiche del nord e del centro, la contrazione dei valori era già iniziata nel 2007). le compravendite passanod da 806mila a 697mila (-15%)

2009- conosce una performance simile tra nord e sud, mentre la flessione dei prezzi è meno forte al centro dato alla forte contrazione dell'anno precedente. nel sud, le condizioni economiche più svantaggiate diminuiscono la capacità di spesa dei potenziali acquirenti provocando una discesa dei prezzi degli immobili e un aumento della capacità di spesa

2010- l'andamento del mercato immobiliare è abbastanza uniforme nelle diverse aree geografiche, con variazioni percenutali dei prezzi abbastanza simili tra centro, nord e sud

2011: al nord inizia a diminuire la flessione dei prezzi al nord. la sud invece parecchie città- come caserta, cosenza, campobasso ed enna- registrano cali a due cifre

2012- quest'anno si registrano i cali più elevati. secondo l'ufficio studi di tecnocasa "la distanza tra le richieste dei proprietari e la capacità di spesa dei potenziali acquirenti aumenta sempre più e di conseguenza i prezzi immobiliari dimininuiscono ancora. sono sempre le abitaizoni del sud italia a registrare la contrazione più forte dei valori"

2013: continua la flessione dei prezzi degli immobili, ma torna la voglia di comprare casa. i venditori inziano a rendersi conto dei cambiamenti del mercato e sono più disponibili ad abbassare le richieste, perché altrimenti rischiano di aumentare a dismisura i tempi di vendita

2014: nel primo semestre del 2014, i prezzi sono ancora in ribasso. a soffrire di più è il centro italia (-4,5%), seguita dal sud (-3,3%) e dal nord (-2,3%). il segmento della prima casa resiste bene, mentre ci sono segnali di contrazione per la domanda ad uso investimento e per la seconda casa, a causa della forte tassazione su questa tipologia di abitazioni

nell'analisi complessiva, dal 2008 ad oggi le abitazioni del sud hanno perso in media il 22,3%, quelle del centro il 19,9% e quelle del nord il 19,4%. a tenere meglio sono state le grandi città, mentre i prezzi sono crollati nei piccoli centri

riforma del catasto, la proposta dei geometri per definire una base imponibile corretta

 

image_credit: 

gtres

il consiglio nazionale dei geometri ha presentato la "proposta metodologica per la revisione degli estimi catastali", volta a definire una base imponibile corretta. con la riforma del catasto, infatti, si teme che un aumento delle rendite catastali possa provocare una crescita del prelievo fiscale, a causa di una correlazione arbitraria tra la corretta definizione della base imponibile e l'applicazione dell'aliquota

i geometri hanno così spiegato di poter contribuire alla definizione di una base imponibile corretta "sostituendo l'ampia discrezionalità inerente l'interpretazione e la stima delle rendite catastali con un sistema di valutazione uniforme per la stima del valore patrimoniale e della rendita degli immobili ai fini catastali". a spiegarlo il presidente del consiglio nazionale geometri e geometri laureati (cngegl), maurizio savoncelli

savoncelli ha affermato: "le basi di questa valutazione, basata sull'impiego di una funzione estimativo-statistica, sono il valore di mercato per il valore patrimoniale e il canone di mercato per la rendita; il risultato che attraverso di essa intendiamo raggiungere è la costruzione di una banca dati dinamica, capace di aggiornarsi automaticamente e in tempo reale in base alle variazioni dei valori di mercato e delle rendite"

il presidente dei geometri italiani ha poi sottolineato che "per far sì che l'attività estimativa produca per intero i suoi effetti sociali, occorre il verificarsi di altre due condizioni: operare la stima del patrimonio immobiliare italiano 'sul campo', prevedendo l'accertamento di tutti gli immobili; sensibilizzare il contribuente ad essere parte attiva del processo di revisione del classamento, divenendo il destinatario di misure fiscali premianti nel momento in cui chiede, di propria iniziativa, l'ausilio di un professionista tecnico per verificare l'effettiva necessità di variazione catastale. un segnale di discontinuità  rispetto alle logiche punitive del passato e un passo avanti nella direzione del 'fisco amico' auspicato nella delega fiscale"

nuovo libretto d'impianto, già disponibili i file compilabili (scarica pdf)

 

image_credit: 

gtres

sono disponibili sul sito web del comitato termotecnico italiano (cti) i file compilabili in pdf relativi al nuovo libretto d'impianto e ai rapporti di controllo di efficienza energetica

sul sito è disponibile sia il file unico con campi compilabili, sia le singole pagine. nel primo caso è possibile scaricare sul proprio computer il file completo del libretto d'impianto e i 4 file dei rapporti di controllo. nel secondo caso, è possibile stampare eventuale pagine integrative e costituire così un libretto a misura del proprio impianto. in questo caso il campo "codice catasto· deve essere compilato per ogni nuova pagina

sono inoltre disponibili i file compilabili dei rapporti di controllo di efficienza energetica. sul sito si ricorda che il libretto è stato concepito a schede proprio per consentire di stampare e compilare solo le schede pertinenti all'impianto a cui si riferisce. non deve essere stampato quindi tutto il libretto

libretto-fileunico.pdf

libretto di impianto-pagine singole

Scale prefabbricate: modelli a giorno visivamente leggeri

 

Le scale a giorno sono caratterizzata dal fatto di non avere alzate: oltre a “risparmiare” sulla quantità di materiale, hanno il grande pregio di essere visivamente leggere, adatte anche ad ambienti piccoli o a situazioni in cui la possibilità di avere la visuale rappresenta un elemento positivo. Le scale a giorno più comuni hanno o un’unica rampa rettilinea o due rampe a L con pianerottolo. La scala però non può essere fissata a una qualunque parete: deve essere solida e garantire un perfetto e solido ancoraggio, che resista all’utilizzo anche contemporaneo da parte di più persone. Quando è fissata a un muro portante in condivisione con altri appartamenti può essere necessario informarsi sulla necessità o meno di autorizzazioni da parte dei proprietari confinanti. La normativa vigente a livello internazionale (Uni 10804 e Uni 10809) stabilisce misure e proporzioni di una scala: per esempio nelle nuove costruzioni la rampa deve essere larga almeno 80 cm; nel caso dei modelli a chiocciola il diametro non deve essere inferiore ai 110 cm, la distanza massima tra gli elementi – orizzontali o verticali – della ringhiera deve essere di 10 cm, il corrimano ad almeno 90 cm da terra, i gradini dovrebbero avere una pedata (cioè una profondità) di almeno 30 cm; il rapporto tra alzata e pedata non deve superare la lunghezza media del passo di una persona.

Clicca sulle immagini per vederle full screen

Mobirolo-JAZZ_CHROME-scala St-Scale-Freeform_F20-scala Rintal-Gamma_L_Generale-scala Faraone-MISTRAL-scala Fontanot-domino-twice-scala

Domino di Fontanot è una scala a rampa in kit, che coniuga il design e la qualità di una scala su misura alla funzionalità e praticità di un prodotto Fai da Te. Un’ampia possibilità di combinazioni dei materiali permette di arredare con personalità ogni spazio. Domino si presenta con tre tipologie di ringhiere e corrimani: Twice, Style, Bright. Per tutte le versioni la struttura della scala è composta da supporti in acciaio verniciato con gradini in legno di faggio o multistrato di betulla, vetro stratificato o pietra. La particolarità di Domino Twice consiste nella ringhiera in acciaio satinato, come il corrimano, composta da paletti collegati tra loro da quattro file longitudinali di tubini. I paletti sono costituiti da due piatti paralleli in acciaio verniciato. Prezzo 2.999 euro. www.fontanot.it

Domino di Fontanot è una scala a rampa in kit, che coniuga il design e la qualità di una scala su misura alla funzionalità e praticità di un prodotto Fai da Te. Un’ampia possibilità di combinazioni dei materiali permette di arredare con personalità ogni spazio. Domino si presenta con tre tipologie di ringhiere e corrimani: Twice, Style, Bright. Per tutte le versioni la struttura della scala è composta da supporti in acciaio verniciato con gradini in legno di faggio o multistrato di betulla, vetro stratificato o pietra. La particolarità di Domino Twice consiste nella ringhiera in acciaio satinato, come il corrimano, composta da paletti collegati tra loro da quattro file longitudinali di tubini. I paletti sono costituiti da due piatti paralleli in acciaio verniciato. Prezzo 2.999 euro. www.fontanot.it

Si chiama Mistral la scala di Faraone costituita da 15 gradini con 16 comode alzate. La struttura è in alluminio con finitura lucida o colorata a seconda del colore dei gradini e la ringhiera in alluminio di colore argento (su richiesta anche in acciaio inox) o colorata. I gradini sono in bilaminato stratificato di 25 mm, antiscivolo e resistente all’usura o in vetro temperato stratificato con spessore di 30 mm e serigrafia antiscivolo. Prezzo da rivenditore. www.faraone.it

Si chiama Mistral la scala di Faraone costituita da 15 gradini con 16 comode alzate. La struttura è in alluminio con finitura lucida o colorata a seconda del colore dei gradini e la ringhiera in alluminio di colore argento (su richiesta anche in acciaio inox) o colorata. I gradini sono in bilaminato stratificato di 25 mm, antiscivolo e resistente all’usura o in vetro temperato stratificato con spessore di 30 mm e serigrafia antiscivolo. Prezzo da rivenditore. www.faraone.it

La scala a giorno Gamma di Rintal è modulare: le combinazioni tra struttura, gradini e ringhiere permettono l’integrazione estetica della scala nell’ambiente, fino a riflettere la personalità ed il carattere di chi lo vive. E’ completamente in legno. Prezzo da 4.270 euro. www.rintal.com

La scala a giorno Gamma di Rintal è modulare: le combinazioni tra struttura, gradini e ringhiere permettono l’integrazione estetica della scala nell’ambiente, fino a riflettere la personalità ed il carattere di chi lo vive. È completamente in legno. Prezzo da 4.270 euro. www.rintal.com

La scala a giorno in legno massiccio Freeform di St Scale con singola struttura portante in acciaio verniciato posta lateralmente al gradino (fascione) ha i gradini a sbalzo, in sospensione interna e non necessitano di supporti di collegamento. Prezzo da rivenditore. www.stscale.com

La scala a giorno in legno massiccio Freeform di St Scale con singola struttura portante in acciaio verniciato posta lateralmente al gradino (fascione) ha i gradini a sbalzo, in sospensione interna e non necessitano di supporti di collegamento. Prezzo da rivenditore. www.stscale.com

La scala modulare Jazz di Mobirolo è in legno massello faggio lamellare 40 mm, ha struttura modulare in metallo verniciata e ringhiera modello Chrome in acciaio cromato. I gradini e i corrimano sono disponibili anche con colore personalizzato. Può avere inoltre LED system per l’illuminazione su  gradino  a basso consumo  energetico regolabile con telecomando oppure attivabile automaticamente al passaggio persona attraverso i sensori di passaggio posti nei moduli. Prezzo scala mod. Jazz Chrome gr.15, 3.967 euro. www.mobirolo.com

La scala modulare Jazz di Mobirolo è in legno massello faggio lamellare 40 mm, ha struttura modulare in metallo verniciata e ringhiera modello Chrome in acciaio cromato. I gradini e i corrimano sono disponibili anche con colore personalizzato. Può avere inoltre LED system per l’illuminazione su gradino a basso consumo energetico regolabile con telecomando oppure attivabile automaticamente al passaggio persona attraverso i sensori di passaggio posti nei moduli. Scala modello Jazz Chrome con 15 gradini: prezzo 3.967 euro. www.mobirolo.com

Bagno: sfruttare l’angolo

 

Nel bagno degli ospiti o in un secondo bagno di forma irregolare o dalle misure ridotte, nell’angolo si può anche sistemare un lavamani angolare sospeso, guadagnando così spazio prezioso. Per appoggiare il necessario per la toletta, poiché i bordi di questi modelli sono solitamente stretti, può essere adatto uno con contenitore sottostante dalle forme arrotondate. Ci si può però anche attrezzare con un mobile angolare alto, a più ripiani, con o senza ante, da sistemare nell’angolo più vicino al lavabo, così da avere tutto l’occorrente a portata di mano – in bagni di piccole dimensioni le distanze sono comunque minime. Anche il vaso può essere installato ad angolo: in questo caso si tratterà di un modello con cassetta angolare pensato per inserirsi perfettamente nel punto di incontro delle pareti perpendicolari. Le vasche e i box doccia dalle forme angolari sono sempre di grande effetto e molto eleganti, quindi anche l’ambiente bagno ne guadagna dal punto di vista estetico. Anche in un locale di dimensioni comode si può decidere di recuperare spazio calpestabile, installando per esempio un box doccia con piatto angolare e pareti curve invece dei più comuni piatti doccia quadrati o rettangolari. Infine chi ama le vasche un po’ “scenografiche” può optare per una ad angolo, che fa risparmiare centimetri utili, soprattutto se il bagno è a pianta quadrata o non troppo allungata. 

Clicca sulle immagini per vederle full screen

1ikea-silveran-bagnoadangolo 4villeroy&boch-subway 2.0-bagnoadangolo 3samo-acruxatelier-bagnoadangolo 5idealstandard-connectspace-bagnoadangolo 2hafro-nova-bagnoadangolo

I quattro ripiani del mobile angolare SILVERÅN di Ikea sono regolabili in altezza a piacimento. Le ante sono montabili a destra o a sinistra. Disponibile anche nel colore marrone chiaro, ha piedini regolabili. Misura L 40 x P 32 x H 183,5 cm  Prezzo 115 euro. www.ikea.it

I quattro ripiani del mobile angolare SILVERÅN di Ikea sono regolabili in altezza a piacimento. Le ante sono montabili a destra o a sinistra. Disponibile anche nel colore marrone chiaro, ha piedini regolabili. Misura L 40 x P 32 x H 183,5 cm Prezzo 115 euro. www.ikea.it

È realizzata in acrilico la vasca Nova di Hafro disponibile nella versione Whirlpool o Whirlpool Airpool o solo telaio. Misura L 140 x P 140 cm. Prezzo, Iva esclusa, della versione solo telaio 950 euro, della versione Whirlpool 1.800 euro, di quella Whirpool Airpool 3.040 euro. www.hafro.it

È realizzata in acrilico la vasca Nova di Hafro disponibile nella versione Whirlpool o Whirlpool Airpool o solo telaio. Misura L 140 x P 140 cm. Prezzo, Iva esclusa, della versione solo telaio 950 euro, della versione Whirlpool 1.800 euro, di quella Whirpool Airpool 3.040 euro. www.hafro.it

Ha tre ante la cabina doccia Acrux Atelier di Samo tondo scorrevole e senza profili inferiori. Due ante sono fisse laterali con spessore di 6 mm, mentre quella frontale è apribile di 8 mm. Con pannelli in vetro temperato satinato Acqua, ha profili in alluminio di colore turchese Sfacciato. Misura L 87/89 x H 200 cm, l’apertura è di 40 cm. Prezzo Iva esclusa, 1.721 euro. www.samo.it

Ha tre ante la cabina doccia Acrux Atelier di Samo tondo scorrevole e senza profili inferiori. Due ante sono fisse laterali con spessore di 6 mm, mentre quella frontale è apribile di 8 mm. Con pannelli in vetro temperato satinato Acqua, ha profili in alluminio di colore turchese Sfacciato. Misura L 87/89 x H 200 cm, l’apertura è di 40 cm. Prezzo Iva esclusa, 1.721 euro. www.samo.it

Il lavamani angolare Subway 2.0 di Villeroy & Boch per rubinetteria monoforo è realizzato in porcellana sanitaria. Misura L 32 x P 32 cm. Prezzo, Iva esclusa, 175 euro. www.villeroy-boch.it

Il lavamani angolare Subway 2.0 di Villeroy & Boch per rubinetteria monoforo è realizzato in porcellana sanitaria. Misura L 32 x P 32 cm. Prezzo, Iva esclusa, 175 euro. www.villeroy-boch.it

Ha cassetta per scarico a parete di forma angolare il vaso della serie Connect Space di Ideal Standard in porcellana sanitaria bianca. Misura L 36,5 x P 75 cm.  Prezzo del vaso 540 euro, prezzo della cassetta angolare 353,80 euro. www.idealstandard.it

Ha cassetta per scarico a parete di forma angolare il vaso della serie Connect Space di Ideal Standard in porcellana sanitaria bianca. Misura L 36,5 x P 75 cm. Prezzo del vaso 540 euro, prezzo della cassetta angolare 353,80 euro. www.idealstandard.it

IMU e Tasi: come si paga in ritardo?

 

Il 16 dicembre 2014 era l’ultimo giorno utile per pagare il saldo dell’IMU e della Tasi dovuto per il 2014. Chi per qualsiasi ragione non avesse pagato entro questa scadenza, può sempre rimediarvi, grazie all’istituto del cosiddetto ravvedimento operoso. Il Fisco permette ai cittadini distratti di rimediare ad un errore o ad una dimenticanza e pagare una tassa anche dopo la scadenza ufficiale, ma versando sanzioni e interessi con importo diverso a seconda del giorno in cui si paga.

Così se si paga entro i primi 14 giorni oltre la scadenza, quindi dal 17 e fino al prossimo 30 dicembre, si potrà usufruire del cosiddetto ravvedimento sprint, che prevede una sanzione dello 0,2% per ogni giorno di ritardo, a cui si aggiungono  gli interessi legali pari all’1% annuo. Per chi paga dal 1 al 15 gennaio 2015, invece insieme all’importo dovuto, sia per la Tasi che per l’IMU, è dovuta anche la sanzione fissa del 3%, sempre con l’aggiunta degli interessi legali. Per chi invece paga il saldo entro 1 anno, fino cioè al 16 dicembre 2015, scatterò la sanzione  del 3,75%, altrimenti decorso un anno ci sarà la sanzione piena pari al 30% di quanto dovuto. Il pagamento in ritardo del saldo Tasi e di quello IMU deve avvenire utilizzando il modello F24 in cui  le sanzioni e gli interessi sono versati unitamente all’imposta. A cambiare sono i codici tributo.

Così per la Tasi i codici da usare sono:

  • “3958” per l’abitazione principale e relative pertinenze
  • “3959” per fabbricati rurali ad uso strumentale
  • “3960” per le aree fabbricabili
  • “3961” per altri fabbricati.

Per pagare l’IMU invece i codici tributo sono:

  • “3912” per l’abitazione principale e relative pertinenze
  • “3914” per i terreni
  • “3916” per le aree fabbricabili
  • “3918” per gli altri fabbricati.

Questi codici, sia per la Tasi che per l’IMU da pagare in ritardo devono essere esposti nella“SEZIONE IMU E ALTRI TRIBUTI LOCALI”. Nello spazio “codice ente/codice comune”, va indicato il codice catastale del Comune nel cui territorio sono situati gli immobili e poi va barrato lo spazio “Ravv.”, perchè in tal caso il pagamento si riferisce al ravvedimento. Occhio anche a compilare lo spazio “Numero immobili”, con il numero degli immobili (massimo 3 cifre) e lo spazio “Anno di riferimento”, con l’anno d’imposta cui si riferisce il pagamento, nel caso del ravvedimento va indicato l’anno in cui l’imposta avrebbe dovuto essere versata ( per il saldo 2014, l’anno è il 2014).

Esempio:

Il signor Mario Rossi con appartamento sito nel Comune di Milano non ha pagato l’IMU (5000 euro) entro il 16 dicembre. Se paga entro il 20 dicembre dovrà versare 5.020,41 euro così distribuito:

  • Importo IMU: 5000 euro
  • Interessi (decorrenti dal 16 al 20 dicembre): 0,41 euro (5.000 × 2 ×1,5% ÷ 365)
  • Sanzione dello 0,2% per ogni giorno di ritardo: 20 euro (0,2%×2 × 5.000).

imu e tasi

Detrazioni fiscali casa: il commercialista chiarisce i dubbi dei lettori

 

Domanda di Giuseppe: Devo cambiare i sanitari del bagno e far spostare lo scarico del vaso (da 20 cm dalla parete a 10 cm), portare i tubi di acqua calda e fredda del bidet da una distanza di 20 cm tra loro a 10 cm, prolungare due punti luce di circa 40 cm: tutto ciò rientra nei lavori di straordinaria manutenzione? Risposta: Gli interventi di sostituzione dei sanitari e comunque di generale risistemazione del bagno indicati rientrano senza dubbio tra le spese di manutenzione straordinaria per le quali si ha diritto alla detrazione fiscale del 50% in tre anni. Inoltre, tali interventi di ristrutturazione danno anche diritto al bonus mobili, come confermato dalla stessa Agenzia delle Entrate con circolare 29 /E del 18/9/2013 nella quale tra le spese che danno diritto al bonus mobili è annoverata anche la realizzazione e il miglioramento dei servizi igienici in quanto manutenzione straordinaria.

Domanda di Daniela B.: Per l’acquisto della mia prima casa ho stipulato un mutuo. L’immobile è intestato a me per il 100%. Il mutuo è intestato a me, mio padre e mio marito. Mio padre e mio marito possono detrarre sulla dichiarazione 730 il terzo di interessi passivi loro spettanti anche se non sono intestatari dell’immobile? Risposta: Solamente i proprietari dell’immobile, utilizzato come abitazione principale, possono detrarre gli interessi sul mutuo per l’acquisto: in questo caso la sola lettrice, in quanto proprietaria dell’immobile al 100%, potrà detrarre gli interessi sul mutuo per l’acquisto dell’abitazione principale, ovviamente per il suo terzo di competenza.

Domanda di Salvo V.: Ho recentemente acquistato un appartamento intestato a nome di mio figlio, unico proprietario, ancora studente. Ho intenzione di eseguire alcuni lavori di ristrutturazione che evidentemente pagherò io. Mio figlio è ancora residente presso l’appartamento di famiglia e conta di trasferire la propria residenza presso l’appartamento acquistato entro i prossimi 18 mesi (prima casa). Posso usufruire della detrazione fiscale del 50% delle spese sostenute? Risposta: Si ricorda che possono usufruire della detrazione per spese di ristrutturazione edilizia i proprietari, i nudi proprietari dell’immobile e i titolari di diritti reali/personali di godimento (usufrutto, uso, abitazione o superficie, locatari, comodatari) sugli immobili oggetto dell’intervento e che ne sostengano le spese; hanno diritto alla detrazione anche i familiari conviventi del possessore o detentore dell’immobile. Come confermato anche dall’Agenzia delle Entrate con Risoluzione 184 del 12 giugno 2002, è necessario che la condizione di convivente si verifichi al momento dell’inizio dei lavori, “a condizione che l’immobile oggetto dei lavori, ancorchè non costituisca abitazione principale, sia uno di quelli in cui si esplica la convivenza”.

Domanda di Valentina R.: I miei genitori stanno ristrutturando casa. Il proprietario dell’immobile è mio padre, ma so che mia madre in quanto coniuge convivente se sostiene anche lei delle spese può usufruire delle detrazioni fiscali. Attualmente il massimale fissato è 96.000 euro per unità immobiliare. La mia domanda è la seguente: se sono entrambi a sostenere le spese e ad usufruire delle detrazioni, il massimale per entrambi si ridurrà a 48.000 euro a testa, ovvero il 50% del massimale globale? Quest’ultimo deve essere per forza diviso in due parti uguali e non in percentuali diverse? Lo chiedo perché i due coniugi hanno una capienza Irpef diversa, uno maggiore e l’altra inferiore, e quindi uno potrebbe recuperare di più e l’altra meno. Risposta: il limite di spesa di 96.000 euro è stabilito per ciascuna unità immobiliare, senza alcun riferimento agli aventi diritto: pertanto la detrazione è ripartita sulla base della spesa effettivamente sostenuta da ciascun avente diritto nel rispetto del limite complessivo di 96.000 euro.

lunedì 15 dicembre 2014

tax day, cosa devono pagare gli italiani il 16 dicembre

 

con il termine "tax day" si indica la giornata del 16 dicembre, quando gli italiani sono chiamati a fare i conti con diverse scadenze e a dover mettere mano al portafoglio. secondo quanto indicato dalla cgia di mestre, i contribuenti verseranno al fisco ben 44 miliardi di euro. ecco cosa dovranno pagare

- versamento iva: il versamento dell'iva garantirà l'importo più cospicuo, pari a 16 miliardi di euro

- ritenute irpef: dalle ritenute irpef dei lavoratori dipendenti l'erario incasserà 12 miliardi, mentre dal versamento dell'irpef dei lavoratori autonomi arriverà 1 miliardo

- ritenute sui bonifici per le detrazioni irpef: da qui l'erario incasserà 72 milioni di euro

- imposta sostitutiva sulla rivalutazione del tfr: da qui l'erario incasserà 231 milioni di euro

- ultima rata imu: l'ultima rata dell'imu costerà agli italiani 10,6 miliardi di euro

- saldo tasi: la tasi farà incassare ai comuni 2,3 miliardi di euro

- ultima rata tari: l'ultima rata della tari assicurerà un gettito di quasi 1,9 miliardi

il segretario della cgia, giuseppe bortolussi, ha spiegato: "il 16 dicembre è tradizionalmente una scadenza fiscale da far tremare i polsi: tra il versamento dell'iva, delle ritenute irpef relative ai lavoratori dipendenti, dell'imu, della tasi, delle ritenute irpef degli autonomi, dell'imposta sostitutiva legata alla rivalutazione del tfr, delle ritenute sui bonifici riconducibili alle detrazioni irpef e, in moltissime località, anche dell'ultima rata della tari, l'erario e i comuni fanno cassa a scapito della tenuta dei bilanci delle famiglie e delle imprese"

bortolussi ha poi aggiunto: "una pioggia di scadenze che potrebbe mettere in seria difficoltà molte famiglie e altrettante piccole imprese a causa della cronica mancanza di liquidità. un periodo, quello di fine d'anno, molto delicato soprattutto per le aziende: oltre all'impegno con il fisco, in questi giorni devono corrispondere anche le tredicesime ai propri dipendenti. e con il perdurare della crisi, questo impegno economico rischia di diventare per molti imprenditori un vero e proprio stress test"

Senza Local Tax, nel 2015 rischio salasso sulla prima casa.

 

Senza Local Tax, nel 2015 rischio salasso sulla prima casa.

Mancano pochi giorni alla scadenza del termine fissato per il conguaglio di Imu e Tasi 2014. Mentre le famiglie cercano di far fronte alla spesa che le attende, si cominciano a fare i primi calcoli e le previsioni del gettito stimano che una famiglia su due pagherà un conto Tasi più caro di quello Imu (fonte: Uil). Ma se non dovesse arrivare la Local Tax, nel 2015 sarà ancora peggio. Vi spieghiamo il perché.

ItaliaTasiSe la Local Tax dovesse slittare al 2016, per il prossimo anno si prospetta il rischio di grossi rincari sulla Tasi. Nella Legge di Stabilità per il 2014 si trova infatti una norma che prevede, dal prossimo anno, un aumento dell'aliquota Tasi sulla prima abitazione fino al 6 per mille, a fronte di un tetto massimo del 2,5 per mille nel 2014. E con l'ulteriore contrazione dei fondi che subiranno le amministrazioni comunali a partire dal prossimo gennaio, i Comuni non avranno altra scelta che aumentare il peso fiscale dei concittadini, ritoccando appunto le aliquote dei tributi sugli immobili.

Una riforma della tassazione sulla casa potrebbe evitare che questa ipotesi si realizzi, ma lo slittamento della Local Tax al 2016 pare ormai inevitabile. Dopo essere uscita dagli emendamenti della Legge di Stabilità 2015 si era pensato a un decreto ad hoc entro fine anno, ma anche questa prospettiva sembra essersi eclissata a causa delle difficoltà di applicazione che richiede tempi di riflessione più lunghi, in particolare in merito al bilanciamento dei conti con il passaggio delle quote ai Comuni, oltre che per la costruzione stessa del canone unico che dovrebbe contenere Tasi, Imu, occupazione del suolo pubblico, imposta sulla pubblicità e diritti sulle affissioni.

In pratica nel 2015 si potrebbe arrivare a versare, sulla prima casa, una cifra fino a 9 volte più alta rispetto all'Imu 2012, e sicuramente più del doppio rispetto a quanto corrisposto nel 2014. L'alternativa alla riforma della tassazione, che a quanto pare richiede molto più tempo di quanto in concreto se ne abbia, potrebbe essere quella di inserire anche nella Legge di Stabilità per il 2015 un tetto di aliquote pari a quello dell'anno in corso. Ma il tetto per il 2014 era stato finanziato in parte da un fondo di aiuto statale ai Comuni pari a 625 milioni di euro, non previsto nel bilancio 2015.

In tabella le elaborazioni della Cgia di Mestre sul costo della Tasi sulle abitazioni principali nel 2014 e la stima 2015 con l'applicazione dell'aliquota massima pari al 6 per mille.

tasiabitazioneprincipale

Imu-Tasi: per le seconde case è stangata

 

A seguito dell‘introduzione dell’Imu e successivamente della Tasi, tra il 2011 e il 2014 la tassazione sugli immobili diversi dall’abitazione principale ha registrato dei veri e propri aumenti boom. E quest’anno è stangata per le seconde case.

Lo sostiene il centro studi della Cgia di Mestre, secondo cui nei tre ani in questione c’e’ stato un aumento del 236 % sulle seconde case locate a canone concordato, del 150 % sulle seconde case locate a canone libero, del 144 % sugli uffici e gli studi privati.

seconde case

Secondo la Cgia, l’aumento su negozi e botteghe e’ stato del 140 %, del 115 % sulle seconde case sfitte, del 108 % sui laboratori artigianali, del 96 % su alberghi, pensioni e capannoni commerciali e del 95% su opifici, capannoni artigianali/industriali e fabbriche. I calcoli hanno preso come riferimento iniziale il 2011, ultimo anno in cui abbiamo pagato l’Ici. Per gli immobili ad uso produttivo, i risultati non tengono conto del risparmio fiscale concesso dalla legge.

Nel 2014, ad esempio, la Tasi e’ per le aziende completamente deducibile dal reddito di impresa, mentre l’Imu lo e’ solo per una quota pari al 20 per cento. “Tendenzialmente – segnala il segretario della Cgia, Giuseppe Bortolussi – i Sindaci hanno mantenuto relativamente basso il livello di tassazione sulle prime case, innalzando, invece, quello sugli immobili ad uso produttivo e sulle abitazioni diverse dalla principale. Ricordo che in queste ultime non rientrano solo quelle di proprieta’ di famiglie benestanti che hanno acquistato la seconda casa al mare o in montagna, ma troviamo anche quelle di persone che hanno ereditato l’immobile dopo la scomparsa dei genitori o sono diventate seconde case perche’ nel frattempo i proprietari hanno cambiato residenza a causa del trasferimento in un’altra citta’ per motivi di lavoro.”

In termini assoluti, fa notare lo studio della CGIA, il peso dell’Imu piu’ Tasi si fa sentire soprattutto sugli immobili ad uso produttivo. Quest’anno il titolare di un albergo/pensione e’ chiamato a pagare mediamente 11.855 euro, la proprieta’ che gestisce un supermercato 7.931 euro, l’azienda proprietaria di una grande fabbrica 6.385 euro, mentre il titolare di un capannone artigianale/industriale deve versare attorno ai 4.000 euro.

Sulle seconde case sfitte (prevalentemente abitazioni di villeggiatura ubicate in zone di mare o di montagna) il carico fiscale Imu piu’ Tasi costa mediamente 932 euro, quello delle abitazioni locate a canone libero 911 euro, mentre per le abitazioni locate a canone concordato 773 euro. Da un punto di vista metodologico, segnala infine la CGIA, per ciascuna tipologia di imposta e’ stata utilizzata l’aliquota media risultante dall’ analisi delle delibere dei Comuni capoluogo di provincia. Per ogni tipologia immobiliare, invece, la rendita catastale media e’ stata ricavata dalla banca dati dell’Agenzia delle Entrate. In riferimento alle abitazioni, si e’ stimata una rendita corrispondente alla media ponderata delle rendite medie delle unita’ abitative di categoria A2 e A3.

(AGI)

venerdì 12 dicembre 2014

tasi casa in affitto, tutto ciò che devi sapere per calcolare l'imposta

 

 

alla scadenza del 16 dicembre verranno chiamati a pagare la tasi non solo i proprietari, ma anche i soggetti che occupano a diverso titolo l'immobile, inquilini in primis. ecco tutto ciò che devi sapere per calcolare l'imposta nel caso di una casa in locazione

il comma 681 della legge di stabilità afferma che il titolare del diritto reale (possessore) ed occupante (inquilino) sono ambedue titolari di una autonoma obbligazione tributaria. nello specifico prevede che l'occupante versi "la tasi nella misura, stabilita dal comune nel regolamento, compresa fra il 10 e il 30 per cento dell'ammontare complessivo della tasi.(..) la restante parte è corrisposta dal titolare del diritto reale sull'unità immobiliare"

a) il comune stabilisce l'aliquota a carico del proprietario che comunque non può essere uguale a zero

b) non esiste il principio di solidarietà tra inquilino e proprietario e quindi nessuno dei due può essere considerato responsabile della parte non versata dall'altro, né farsi carico di essa

c) inquilino residente nell'immobile in affitto deve pagare la tasi dovuta con l'aliquota seconda casa relativa al proprietario

d) se il proprietario dispone di una pertinenza dell'immobile affittato all'inquilino quest'ultimo deve pagare la tasi solo in riferimento all'appartamento nel quale abita. nel caso, ad esempio, di un box a disposizione del proprietario la sua rendita non va considerata ai fini della base imponibile

e) la tasi è dovuta solo per i contratti che hanno una durata superiore a sei mesi nel corso dell'anno

f) in caso di nuda proprietà di un immobile in affitto, la tasi è a carico dell'usufruttuario in quanto titolare di un diritto reale sull'immobile. il nudo proprietario non deve pagare nulla, mentre l'inquilino verserà la sua quota

g) in caso di locazione di singole stanze ciascun inquilino è responsabile di una propria obbligazione tributaria. la somma totale deve essere divisa tra tutti. se l'importo dovuto da ciascun inquilino è inferiore ai 12 euro nessuno è tenuto al pagamento

h) se nella casa in affitto vive anche il proprietario, l'inquilino paga la parte dovuta secondo le aliquote e le detrazioni previste per l'abitazione principale

i) la tasi non si paga sugli immobili di proprietà del demanio, quindi anche l'inquilino non paga

local tax, tassa unica sulla casa rinviata al 2016. tutti i nodi da risolvere

 

image_credit: 

gtres

quando ormai mancano pochi giorni alla scadenza del 16 dicembre per il versamento della seconda rata di imu e tasi, si torna a parlare di local tax. dopo l'ipotesi di un decreto ad hoc da approvare entro fine anno, adesso si ventila un rinvio dell'imposta al 2016. troppi i nodi economici ancora da sciogliere, emersi durante una riunione a palazzo chigi

gli ostacoli alla riforma
a rimandare l'applicazione della local tax sono essenzialmente due ostacoli. il primo la difficoltà di far quadrare lo scambio tra la "quota erariale" pagata da capannoni, alberghi e centri commerciali- che con il nuovo sistema tornerebbe nell'ambito dei comuni- e l'addizionale irpef che tornerebbe interamente allo stato. il secondo punto riguarda la difficoltà di creare un canone unico per riunire la tassa sull'occupazione del suolo pubblico, l'imposta sulla pubblicità e i diritti sulle affissioni

i nodi della local tax
ci sono però numerosi nodi da risolvere anche per quanto riguarda la nuova imposta. in primis per la difficile individuazione di un'aliquota capace di soddisfarre le esigenze di bilancio dei comuni e di non appesantire troppo il carico fiscale sui cittadini. se quest'anno infatti l'aliquota massima è del 2,5 per mille con possibilità dei comuni di alzare l'aliquota fino al 3,3 per mille, dall'anno prossimo i comuni potrebbero alzarla fino al 6 per mille. questo perché verrebbe a mancare l'aiuto statale di 625milioni dato ai municipi per far quadrare i conti

una tassa unica per la casa
l'obiettivo della local tax è quello di mettere ordine in una situazione ad oggi complicatissima. in primis per quanto riguarda le oltre 100mila detrazioni diverse decise dai comuni: con la nuova imposta unica, infatti, ci sarebbe un ritorno alla detrazione unica sulla prima casa. e in secondo luogo, l'eliminazione della "quota occupante" dell'inquilino, oggi compresa tra il 10% e il 30

immagine del giorno: perché chiedono un mutuo le famiglie italiane

 

image_credit: 

autorizado

mutuifinalita

clicca sull'immagine per aumentarne le dimensioni

immagine del giorno: perché chiedono un mutuo le famiglie italiane
team
Thu, 11 Dec 2014 10:20:18 GMT

se non arriva la local tax, l'anno prossimo si pagherà il 200% in più per l'aumento dell'aliquota tasi

 

image_credit: 

gtres

il rumore di un possibile slittamento della local tax al 2016, non è certo una buona notizia per il settore immobiliare, già tartassato dalle imposte sulla casa. secondo i calcoli della cgia di mestre, infatti, considerati i tagli ai trasferimento che subiranno i comuni con la legge di stabilità, l'anno prossimo si corre il serio pericolo di un aumento della tassazione sulla prima casa di oltre il 200%

alla base dei possibili aumenti c'è una norma specifica della legge di stabilità che prevede che dall'anno prossimo l'aliquota sulla tasi prima casa (prevista per quest'anno con un massimo di 2,5 per mille) potrà salire fino al 6 per mille. secondo il segretario della cgia giuseppe bortolussi "questa ultima ipotesi pareva scongiurata con l'introduzione della local tax che dall'anno prossimo avrebbe dovuto assorbire tasi ed imu. se il debutto della local tax dovesse effettivamente slittare al 2016, così come riportato dalla fonti parlamentari di questi giorni, l'anno prossimo corriamo il pericolo di subire un aumento boom della tasi sulla prima casa. infatti, con l'ulteriore contrazione dei trasferimenti che i comuni subiranno con la legge di stabilità 2015, i sindaci non avranno altra scelta: dovranno agire sulla leva fiscale, molto probabilmente ritoccando all'insù l'aliquota tasi"

simulazioni città
nelle città che quest'anno hanno applicato l'aliquota massima del 3 per mille, si è pagato in media 347 euro per la tasi prima casa (abitazione di tipo civile a2), nel caso di un aumetno dell'aliquota al 6 per mille, i proprietari di prima casa pagheranno 631 euro. per un'abitazione di tipo economico a3, si passerà da 233 euro a 424 euro

le cose andranno anche peggio per i proprietari di prima casa che nel 2014 hanno dovuto applicare aliquote inferiori al  3,3 per mille. se con un'aliquota media del 2,3 per mille, il pagamento medio è stato di 242 euro, nel 2015 il conto potrebbe salire a 631 euro (+160%). per un a3 invece si passerebbe dai 134 euro del 2014 ai 424 euro da versare l'anno prossimo (+216,4%)

5 buoni motivi per affidarsi ad un agente immobiliare

 

Vendere, affittare e comprare casa con l’agente immobiliare giusto: ecco come imparare a riconoscerlo e 5 buoni motivi per fidarsi di un agente immobiliare

AGENTE_IMMO_ATTICO

Vendere, acquistare o affittare una casa è uno dei momenti più impegnativi della nostra vita. Per questo è bene esser molto scrupolosi nella compravendita di un immobile. Da sempre, a svolgere questo mestiere, ci vengono in aiuto gli agenti immobiliari. Ecco quindi perchè affidarsi a loro e i 5 buoni motivi per fidarsi dell’agente immobiliare.

  • Un agente Immobiliare offre un servizio di consulenza sulle questioni legali, sui documenti necessari alla compravendita e conosce il mercato immobiliare
  • Un agente Immobiliare aiuta a valutare il tuo immobile e a trovare il giusto prezzo di mercato, con consigli utili su eventuali lavori di ristrutturazione
  • Un agente Immobiliare organizza per te visite e appuntamenti con le persone giuste e interessate alla tua casa, tuoi potenziali acquirenti
  • Un agente Immobiliare presenta gli immobili che rispecchiano le reali esigenze delle persone interessate
  • Un agente Immobiliare rende la ricerca o la vendita della tua casa meno stressante facendoti risparmiare tempo, che puoi dedicare ad altre cose

Scopri di più consultando la guida Agente Immobiliare di Fiducia

domenica 7 dicembre 2014

Mutui, presto nuovi tagli agli spread. I quattro fattori che potrebbero spingere la domanda nel 2015


Nel 2015 che è alle porte i mutui potrebbero trovare nuova linfa in Italia. E questo anche perché, con ogni probabilità, gli istituti di credito continueranno a tagliare gli spread per aumentare i volumi erogati. «Non a caso molte delle più importanti banche parlano ad oggi di budget 2015 con incrementi da un minimo del 10-15% ad un massimo del 35-40% per le nuove erogazioni», spiega Stefano Rossini, ad di MutuiSupermarket.it.
 
Già nel corso del 2014 abbiamo assistito a decrementi degli spread importanti (dell'ordine del 25% fra gennaio 2014 e dicembre 2014 per un tipico mutuo di acquisto a tasso variabile di 140.000 euro a 20 anni) che hanno portato la forchetta dei migliori spread offerti su mutui a tasso variabile ad oscillare fra l'1,90% e il 2,40%. Gli spread - ovvero la percentuale stabilita dalla banca e da aggiungere al tasso Euribor per la determinazione del tasso finale variabile a carico del mutuatario o da aggiungere il tasso Eurirs per la determinazione del tasso fisso - oscillano in base al loan to value, ovvero in base al valore del mutuo in relazione a quello dell’immobile. Più è alto il loan to value più caro è lo spread perché maggiore è il rischio di credito da parte dell’istituto finanziatore. Per questo motivo, un mutuo al 50% costa oggi in media 50 punti base in meno (0,5%) rispetto a un mutuo all’80%, come si può evincere chiaramente leggendo questa tabella sulle migliori soluzioni di mutuo a tasso variabile e sulle offerte di surroga.
Fattore surroga
Proprio la surroga sta in quest’ultima parte del 2014 facendo la parte del leone. La surroga è un’opzione che tutti i mutuatari in teoria hanno: ovvero la possibilità di spostare il proprio mutuo presso un’altra banca che è pronta a offrire condizioni migliori. Normalmente, prima di ricorrere allo strumento della surroga, il mutuatario propone alla propria banca di rinegoziare il contratto. Rinegoziazione che resta una facoltà da parte della banca. In caso di rifiuto, pertanto, il mutuatario può provare a chiedere di surrogare il contratto presso un altro istituto. Ed è quanto sta accadendo negli ultimi mesi e, con ogni probabilità continuerà anche nel 2015. Non a caso molti istituti stanno riducendo gli spread praticati sui mutui di surroga proprio per raccogliere la clientela scontenta proveniente da altre banche. Ed è allo stesso tempo una strategia attraverso molte banche stanno aumentando le erogazioni in un contesto in cui il mercato delle compravendite langue. Come fotografano i dati: nei primi 9 mesi del 2014 il numero di compravendite residenziali è aumentato appena del 2,2% rispetto ai primi 9 mesi del 2013, mentre il numero dei mutui è cresciuto a doppia cifra. Ciò vuol dire, algebricamente, che sono le surroghe (miglioramenti di vecchi mutui) a fare il mercato in questo momento.

venerdì 5 dicembre 2014

5 buoni motivi per affidarsi ad un agente immobiliare

 

Perché oggi è importante affidarsi a un buon agente immobiliare e come imparare a riconoscerlo. Vendere, acquistare o affittare una casa è uno dei momenti più impegnativi della nostra vita.[...]

L'articolo 5 buoni motivi per affidarsi ad un agente immobiliare sembra essere il primo su Casa.it.

5 buoni motivi per affidarsi ad un agente immobiliare
Giuseppe Serrago
Fri, 05 Dec 2014 14:24:54 GMT