sabato 28 giugno 2014

Umidità e condensa a pavimento, come risolvere il problema?

 

Quesito di Aurora M.: Abito in un appartamento ad un piano rialzato, sotto ci sono i garage. D’inverno si formano delle goccioline di condensa lungo tutto il perimetro interno del pavimento. Vicino ai balconi è ancora peggio. Abbiamo eseguito alcuni lavori che hanno risolto il problema solo al 50% il problema (isolamento muri con un pannello di 4+1cent. di polistirene espanso, tagliando anche il pavimento affinché si creasse un interruzione del freddo).  

  • Risponde l’architetto Marco Zuttioni, Modourbano Architettura www.modourbano.it

La condensa è un fenomeno naturale collegato all’evaporazione dell’acqua presente nell’aria. A temperature elevate, l’aria assorbe il vapore acqueo fino alla saturazione e aumenta il suo volume. Raffreddandosi, l’aria espelle il vapore che, a contatto con una superficie più fredda, si condensa trasformandosi in gocce d’acqua. I fenomeni di condensa, vista la struttura delle moderne abitazioni, sono sempre più comuni. Questo è legato a due fattori: quantità d’acqua presente nell’aria e temperatura. Il motivo per cui la condensa appare dipende dal fatto che superfici fredde (solaio, strutture, infissi, ecc.) hanno una temperatura più bassa rispetto a quella della stanza.
Un rimedio di facile portata è deumidificare, con macchine apposite, e ventilare frequentemente l’ambiente che presenta queste problematiche per mantenere il giusto equilibrio tra temperatura e umidità relativa (20 °C all’interno con umidità non superiore al 45%).
Nel caso specifico questo effetto si può creare anche a causa di ponti termici. Casi tipici sono i raccordi parete-tetto o parete-solaio non isolati, che portano ad umidità negli angoli, an­che in locali altrimenti perfettamente asciutti. Il locale sovrastante l’autorimessa è a contatto quindi con un ambiente freddo; dalla localizzazione del problema di condensa descritto emerge che sono ancora presenti ponti termici tra il livello sottostante e quelle superiore. Un intervento risolutore potrebbe considerare le seguenti lavorazioni, atte alla riduzione dell’entità degli stessi ponti termici:

  • placcaggio con isolante specifico, tipo polistirene, sul soffitto della zona autorimessa;
  • rimozione del pavimento e sottofondo esistente e conseguente formazione di nuovo pacchetto di isolamento con barriera a vapore in bitume, nuovo sottofondo in argilla espansa, polistirolo e massetto con relativa pavimentazione;
  • cappottatura esterna delle murature con particolare attenzione a riportare lo strato isolante anche sulle solette dei balconi dove si individuano ulteriori criticità.

Se non fosse possibile accedere alla proprietà sottostante del garage, lo strato in polistirene potrebbe essere posizionato al di sotto del sottofondo di nuova formazione; si consiglia in questo tipo di lavorazioni di affidarsi sempre ad un tecnico qualificato che effettuerà i rilievi strumentali del caso e verificherà le soluzioni sulla base di calcoli specifici, scegliendo i materiali con densità e spessori più opportuni.

Tari: calcolo e scadenza della tassa sui rifiuti

 

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Pronti per le prossime vacanze? Fate bene i conti, prima di partire, perchè sono in arrivo le date fatidiche entro le quali è necessario pagare le principali imposte che gravano sui contribuenti: dopo IMU e TASI, ricordatevi anche che è necessario versare la quota destinata alla Tassa sui rifiuti, ovvero la TARI.

Il termine per i pagamenti della rata relativa a questa imposta dipende dal Comune di residenza, ma vediamo nel dettaglio come effettuare il pagamento, ed il presupposto di imposta definito al momento dell’introduzione della IUC, l’imposta unica comunale.

Chi e perchè deve pagare la Tari

La tassa sui rifiuti va a sostituire completamente la vecchia Tares, ed il suo pagamento si basa su una tariffa definita entro l’anno solare, che può essere suddivisa in diverse rate.

Chi deve pagarla?
Il presupposto consiste nel possedere, o comunque avere in detenzione un locale o un area scoperta, adibiti ad un qualsivoglia utilizzo, in grado di generare rifiuti urbani, e dunque necessitare di smaltimento.

Il calcolo per pagare la Tari

Il pagamento dell’imposta è commisurato alla superficie delle aree o degli immobili e locali sottoposto alla tassa, e variano anche in base ad un calcolo medio delle quantità di rifiuti prodotti, effettuato appunto su valori come la superficie, il numero di persone, la tipologia di attività che viene svolta all’interno dell’area o del locale.

Nello specifico, la superficie che viene calcolata e quindi suscettibile all’imposta, è pari all’80% di quella realmente calpestabile. Una volta stabilito il valore e la cifra da pagare, sarà necessario attendere il bollettino postale per effettuare il pagamento: l’invio è soggetto alle delibere dei vari Comuni e sarà effettuato dalle aziende locali che si occupano della gestione dei rifiuti. Sarà possibile, sempre a discrezione locale, suddividere il pagamento in 2 o 3 rate: in questo caso verranno inviati più bollettini postali precompilati per effettuare il pagamento.

Per quanto riguarda il comune di Roma, il pagamento della prima rata può essere effettuato in due soluzioni: la prima scadenza è il 30 giugno, mentre la seconda rata può essere pagata entro il 31 dicembre 2014.
Ama Roma ha predisposto sul suo sito web un calcolatore per la tassa sui rifiuti  raggiungibile a questo link.

Caldaie e condizionatori: libretto di impianto unico

 

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Siete stanchi di avere troppi documenti sparsi in casa, da tirare fuori poche volte all’anno e dunque difficili da rintracciare fra le varie cartelle in cui li avete archiviati?
Finalmente dal 15 ottobre 2014 verrà inaugurato un libretto unico per la gestione dei certificati e controlli legati a caldaie e condizionatori.

Si tratta di un documento composto da diverse schede che, in base alla caratteristiche dell’impianto, possono essere inserite o meno per attestare e segnalare i rapporti legati all’efficienza energetica dei sistemi di condizionamento, cogenerazione, teleriscaldamento, o per le tradizionali caldaie. Questo sistema vale sia per gli impianti domestici che per quelli relativi agli impianti delle aziende e degli uffici.

Le caratteristiche del nuovo libretto unico

Il nuovo libretto sarà costituito da un unico modello, valido per qualsiasi sistema appartenente agli impianti di cui sopra, che verrà assemblato in base ai vari dispositivi che lo andranno a costituire; per quanto riguarda la sezione dedicata ai rapporti sugli apparecchi, invece, sarà presente solo per quelli per cui è necessaria una verifica periodica: stiamo parlando ad esempio di caldaie o impianti di riscaldamento che abbiano una potenza prevista superiore ai 10 kw, oppure agli impianti di condizionamento con una potenza più elevata.

Il rapporto di controllo per l’efficienza energetica:
Entrano in vigore essenzialmente 4 modelli di rapporto per controllare l’efficienza energetica dei seguenti impianti:

  • impianti di riscaldamento con generatore a fiamma e combustione
  • impianti di teleriscaldamento
  • impianti di co-trigenerazione
  • impianti di condizionamento

Come funzionerà il libretto

Il nuovo libretto unico viene compilato inizialmente dopo la fase di prima installazione e messa in funzione. Essendo una sorta di “passaporto” dell’impianto, ogni volta che si effettua un intervento di manutenzione o modifica, dovrà essere aggiornato dal responsabile dell’operazione. Su questo documento dovrà essere indicato anche il rapporto di efficienza dell’impianto, a cura di chi si occupa della manutenzione dello stesso, il quale dovrà poi comunicare il risultato all’ente locale che si occupa di aggiornare i dati al catasto.
Inoltre, in questo documento vanno indicati i dati relativi al controllo, che naturalmente hanno l’obbligo di essere in linea con le norme Uni o con quanto previsto dal Dpr 74/2013; in caso di mancato allineamento, bisognerà procedere con un aggiornamento dell’impianto.

Locazioni: la nuova tabella della ripartizione delle spese

 

Locazioni: la nuova tabella della ripartizione delle spese accessorie

Il 30 aprile 2014 Confedilizia, Sunia, Sicet e Uniat hanno  registrato a Roma la nuova TABELLA ONERI ACCESSORI che fornisce chiare indicazioni in tema di locazione ad uso abitativo: ripartizione  delle spese accessorie tra il proprietario e l’inquilino.

Rispetto alla precedente la nuova tabella presenta alcune novità importanti, prime fra tutte il fatto che il documento sia frutto di un accordo condiviso tra le principali sigle sindacali di categoria, aspetto che dà un peso maggiore al documento, oltre all’avvenuta registrazione dello stesso che ha conferito, oltre alla data certa, una maggiore ufficialità all’accordo raggiunto.

Nel dettaglio, si può dire che, in linea di massima, all’inquilino spettano sempre tutte le spese di manutenzione ordinaria, di riparazione e gestione degli impianti nonché quelle dei consumi legati alle varie utenze; ai proprietari, invece, spettano le spese di manutenzione straordinaria e quelle di rifacimento o di installazione di nuovi impianti nonché per la loro messa a norma.

Per fare un esempio, le spese per l’installazione o la sostituzione di un impianto da fonti rinnovabili competono al locatore, mentre quelle per la sua manutenzione e quelle legate ai consumi spettano al conduttore. In ogni caso, l’utilizzo di queste tabelle permette di risolvere, sul nascere, questioni che potrebbero poi trascinarsi fino a trasformarsi in cause civili tra le parti.

Un altro motivo legato all’aggiornamento di queste tabelle di ripartizione delle spese, è dato dal fatto che nel corso degli anni si è reso necessario adeguarsi alle numerose innovazioni tecnologiche che oggi sono di uso comune, come gli impianti di videosorveglianza, il cablaggio dei condomini, l’installazione di antenne satellitari o di impianti integrati per la produzione di energia da fonti rinnovabili.

Il principio su cui si fonda questa nuova Tabella di oneri accessori consiste in una rigorosa delimitazione degli ambiti di spesa tra l’uno e l’altro soggetto interessato e, per i nuovi contratti, potrà essere semplicemente richiamata, senza bisogno quindi di allegarla e di andare incontro ad ulteriori spese di bollo.

Nei contratti è consigliabile ‘ consigliabile pertanto inserire la seguente clausola: “Oneri: le parti si danno e prendono reciprocamente atto che gli oneri accessori tutti, legati al presente contratto di locazione, saranno ripartiti in base alla Tabella oneri accessori – ripartizione fra locatore e conduttore – concordata tra Confedilizia e Sunia – Sicet – Uniat, registrata il 30 aprile 2014 a Roma, presso l’Ufficio Territoriale Roma 2 dell’Agenzia delle Entrate, al n. 8455/3″.

Quanto sopra, fermo restando l’obbligo di utilizzare invece la Tabella oneri accessori contenuta nel D.M. 30/12/2002 quale ALLEGATO G, in caso di contratti di locazione sottoscritti a canone concordato.

In ogni caso, è consigliabile prendere queste tabelle come punto di riferimento anche per i contratti già in essere in modo tale da chiarire fin da subito eventuali dubbi o divergenze dovessero insorgere tra proprietario e inquilino.

Ecco la tabella ripartizione spese concordata il 30 aprile 2014 tra Confedilizia, Sunia, Sicet e Uniat:

TABELLA ONERI ACCESSORI

mutui: ecco quali sono le offerte migliori sul mercato. ma se vuoi ottenerle, meglio chiedere poco

 

Webank - MutuiSupermarket: i migliori mutui di giugno 2014 e la crescita della domanda

ospite della trasmissione i vostri soldi, guido bertolini di mutuisupermarket illustra le migliori offerte dei mutui proposte dalle banche a giugno, e ci spiega perché i prestiti diventino via via più vantaggiosi con la diminuzione dell'importo richiesto. chi vuol accendere un mutuo, in definitiva, deve disporre di un capitale iniziale importante

mutui: ecco quali sono le offerte migliori sul mercato. ma se vuoi ottenerle, meglio chiedere poco
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Thu, 26 Jun 2014 08:21:09 GMT

imu e tasi, sanzioni e interessi nulli per chi paga entro il 16 luglio

 

zero sanzioni e interessi per chi ha pagato la rata imu e tasi in ritardo o non ha pagato se regolarizza la sua posizione entro il 16 luglio. la buona notizia, che farà felice i proprietari di casa chiamati alla cassa entro lo scorso 16 giugno, è contenuta in una risoluzione del dipartimento finanze del mef

già nelle scorse settimane, il sottosegretario zanetti, aveva annunciato la linea dolce del ministero propenso a graziare i cittadini alle prese con il caos imposte, come tra l'altro previsto dallo statuto del contribuente, che all'articolo 10 tutela i contribuenti in caso di violazioni siano determinate da omissioni o di errori della pubblica ammininistrazione o da condizioni di obiettiva incertezza circa il campo di applicazione di una specifica norma tributaria

se in precedenza non era stato indicato un termine per il pagamento, adesso il mef ha chiarito che il "termine ragionevole" è il 16 luglio, ovvero "un mese dalla scadenza del termine del 16 giugno 2014". contrariamente a quanto si ventilava in precedenza, il rinvio riguarda anche chi ha commesso errori nel versamento, o non ha pagato, la prima rata dell'imu. a gioire saranno i contribuenti degli oltre 2200 comuni che hanno deliberato le aliquote entro il 23 maggio e sono stati quindi chiamati a versare l'imposta entro metà giugno

10 consigli per mettere una casa in vendita e uscirne vittoriosi

 

la vendita di una casa è spesso una vera e propria battaglia in un mercato che ha visto aumentare e di molto l'offerta disponibile e che ha reso gli acquirenti molto più diffidenti e allo stesso tempo consapevoli del valore dei propri soldi. ecco 10 consigli per saper scegliere gli alleati giusti, dotarsi degli strumenti adeguati e uscirne così vittoriosi

1) scegli accuratamente un agente immobiliare- affidarsi ad un agente immobiliare di riprovata affidabilità ed esperienza, magari affidandosi al consiglio di parenti ed amici

2) opta per un mandato in esclusiva- sebbene molti venditori siano spaventati dall'idea di affidare ad una sola agenzia il proprio mandato di vendita è innegabile che questo garantisca un'attenzione a 360 gradi e un servizio migliore

3) calcola la commissione dell'agente- è importante prima di affidarsi un mandato di vendita, accertarsi di quali siano le commissioni dell'agente e chiarire tutto per evitare spiacevoli sorprese una volta conclusa la vendita dell'immobile

4) fissa un prezzo giusto per la casa- in un mercato con un'offerta così ampia, fissare un prezzo fuori dal mercato vuol dire accendere una serie ipoteca sulle possibilità di vendita dell'immobile

5) organizza tutti i documenti relativi all'immobile- è sempre meglio avere a disposizione tutti i documenti relativi alla casa, per dimostrare al potenziale compratore che è tutto in ordine

6) fai dei lavori di manutenzione- sebbene molti acquirenti preferiscano comprare un immobile da ristrutturare per poi modellarlo a proprio gusto, è innegabile che piccoli lavori di manutenzione sono indispensabili per presentare al meglio la casa

7) non esagere con i lavori- è necessario lasciare la casa più libera e neutrale possibile perché sia l'acquirente a dargli il proprio tocco personale

8) elimina il disordine-  l'acquisto spesso è come un colpo di fulmine. un appartamento disordinato è il miglior antitodo contro l'innamoramento

9) mantieni contatti costanti con il tuo agente- mantieni i contatti costanti con il tuo agente immobiliare per sapere come evoluziona il processo di vendita, facendoti consigliare sui pregi e difetti del tuo immobile e sulle reali possibilità di piazzarlo sul mercato

10) ripensa la tua strategia- con la crisi si sono allungati notevolmente i tempi di vendita, ma se un immobile rimane troppo tempo sul mercato il problema può essere il prezzo o la necessità di renderlo più attraente

Fondo morosità incolpevole: chi può accedervi e a chi rivolgersi

 

Il Piano casa 2014 ha previsto il rifinanziamento del Fondo per gli inquilini morosi incolpevoli. Cosa prevede il Fondo? Chi può accedervi? Qual è la procedura da seguire? Ecco le risposte ad alcune domande frequenti.

Complice la crisi economica molti italiani che vivono in affitto si ritrovano a non poter più pagare il canone di locazione con il rischio concreto di attivare procedure giudiziarie di sfratto e rimanere senza casa. Per far fronte a questa vera e propria emergenza abitativa, il recente decreto sulla casa, il cosiddetto Piano casa 2014, ha rifinanziato il Fondo per la morosità incolpevole.

L’inquilino che non paga l’affitto è moroso ma ci possono essere dei casi in cui questa morosità è incolpevole, ossia non dovuta a sua negligenza. La legge ha definito proprio i casi in cui l’inquilino è moroso incolpevole, ossia quando non può pagare l’affitto perché ha perso il lavoro a seguito di licenziamento. In particolare quando il suo orario di lavoro è ridotto a seguito di accordi aziendali o con i sindacati e di conseguenza il suo stipendio è decurtato, si trova in cassa integrazione, sia ordinaria che straordinaria, il suo contratto di lavoro atipico ( co co pro, cococo, ecc) non è stato rinnovato, per cause di forza maggiore o per fallimento ha dovuto cessare l’attività libera professionale o la sua attività di impresa, è affetto da malattia grave o infortunio o anche in caso di decesso di un membro della sua famiglia che comporta il venir meno di una parte consistente delle risorse che servono al sostentamento della famiglia.

Chi accede al Fondo riceverà un contributo economico per sanare la morosità di massimo 8mila euro. Le risorse stanziate con il Piano casa vengono attribuite alle Regioni che poi provvederanno a distribuirle ai comuni che tramite bandi mettono a disposizione di chi avesse i requisiti il contributo. In particolare i comuni dovranno verificare che la morosità sia dovuta per una causa indicata poc’anzi, che i richiedenti siano titolari di contratti di locazione regolarmente registrati, siano cittadini italiani o anche extracomunitari ma con regolare permesso di soggiorno e abbiano già ricevuto un avviso di sfratto con citazione per la convalida, quindi la procedura di sfratto sia già avviata a livello giudiziario.

Gli interessati in questo caso devono rivolgersi al proprio comune di residenza e verificare se sono stati pubblicati i bandi in merito all’accesso al Fondo e quindi all’erogazione del contributo. Di regola i bandi in cui sono riportati i requisiti che ogni Comune prevede per l’erogazione del contributo sono pubblicati on line sui siti istituzionali dei Comuni stessi.

Dichiarazione IMU in scadenza il 30 giugno 2014

 

Il pagamento dell’acconto è scaduto il 16 giugno 2014, ma c’è un’altra prossima scadenza in fatto di IMU che interessa alcuni contribuenti. È la scadenza per la presentazione della dichiarazione IMU il prossimo 30 giugno. Questa va presentata quando sono intervenute variazioni rilevanti per quanto riguarda l’immobile e la sua proprietà che incidono sulla determinazione dell’imposta. In particolare la dichiarazione va presentata nei casi in cui gli immobili godano di riduzioni d’imposta (ad esempio per quei fabbricati dichiarati inagibili o inabitabili e di fatto non utilizzati, quelli di interesse storico o artistico) ovvero il Comune non sia in possesso delle informazioni necessarie per verificare il corretto pagamento dell’imposta. L’abitazione principale non va mai dichiarata nel modello di dichiarazione Imu, anche se acquistata nel 2013, questo perché i Comuni sono a conoscenza dell’acquisto grazie ai dati già in possesso del Fisco. Anche le pertinenze dell’abitazione principale non vanno dichiarate. A presentare la dichiarazione, il cui modello è scaricabile gratuitamente sul sito dell’Agenzia delle entrate è sempre il proprietario dell’immobile. Caso particolare è quello dei coniugi separati o divorziati: in tal caso la dichiarazione deve essere presentata solo se il comune nel cui territorio è ubicato l’immobile assegnato non coincide con quello di celebrazione del matrimonio o con quello di nascita dell’ex coniuge assegnatario e tenuto alla presentazione è sempre l’ex coniuge assegnatario e mai il proprietario. 

giovedì 26 giugno 2014

Salve la detrazioni per interventi sugli immobili, in caso di bonifico errato


L’Agenzia delle Entrate, nella circolare 11/2014, ha precisato che si può beneficiare della detrazione Irpef per un intervento di recupero del patrimonio edilizio o per il risparmio energetico, anche se il cosiddetto “bonifico parlante” con il quale sono stati pagati i lavori reca una causale errata.
Si tratta dell’ipotesi di un bonifico effettuato per spese relative al recupero del patrimonio edilizio, recante la causale del risparmio energetico o, viceversa, di quella di un bonifico per il risparmio energetico, recante la causale del recupero del patrimonio edilizio.
L’Agenzia ha osservato che, in entrambi i casi, è stata comunque effettuata la ritenuta del 4% nei confronti della ditta fornitrice e non è quindi necessaria alcuna correzione del bonifico effettuato.

mercoledì 25 giugno 2014


L'Euribor è tornato a scendere. Lo avranno notato coloro che stanno rimborsando un mutuo a tasso variabile (le cui rate sono agganciate proprio all'andamento dell'indice interbancario Euribor) o coloro che sono in questo momento in procinto di stipulare un mutuo a tasso variabile.
Dal 5 giugno - giorno in cui il governatore della Banca centrale europea Mario Draghi ha tagliato il tasso ufficiale di riferimento (quello che le banche pagano alla Bce per prestiti a breve termine) dallo 0,25% allo 0,15% (minimo storico) e ha portato sotto zero il tasso sui depositi (pagato dalle banche per parcheggiare liquidità presso la Bce) a -0,1% - gli indici Euribor hanno iniziato a muoversi al ribasso. L'indice a 3 mesi (il più gettonato ora dalle banche che concedono un mutuo a tasso variabile) è sceso dallo 0,29% allo 0,208%. L'Euribor a 1 mese (tra i più gettonati in passato) è passato dallo 0,25% all0 o,103%. Ovviamente stiamo parlando di pochi punti base, quindi l'impatto sulle prossime rate (e il conseguente risparmio) ci sarà ma non sarà di straordinaria portata.
Ancor più significativo il cambiamento dei future sull'Euribor a 3 mesi, quotati sul mercato londinese Liffe. Questi contratti danno la dimensione delle aspettative dei mercati sull'andamento futuro dell' "indice dei mutui variabili". Ebbene, se prima della mossa di Draghi era "previsto" un Euribor oltre il 2% nell'arco dei prossimi 5 anni, ora questa prospettiva è stata ridimensionata. Si prevede infatti che l'Euribor a 3 mesi raggiungerà nel 2019 l'1,7%. Quindi dovrebbe salire ma molto meno e molto più lentamente di quanto "previsto" appena un mese fa.
Nel frattempo, nel breve periodo, c'è chi ipotizza che l'Euribor possa addirittura azzerarsi o scendere sotto quota 0: diventare cioè negativo. In questa opzione per calcolare il tasso mensile su cui conteggiare l'importo della rata del mutuo si dovrebbe sottrarre l'Euribor allo spread applicato dalla banca piuttosto che sommarlo, come accade da sempre. Un'ipotesi paradossale a cui - fa sapere al Sole 24 Ore un operatore di mercato specializzato in mutui - molte banche probabilmente non sono contabilmente e a livello informatico attrezzate. Insomma, l'ipotesi di un Euribor negativo farebbe certamente ancor più piacere a chi sta pagando un mutuo a tasso variabile ma rischierebbe di mandare nel caos il sistema di calcolo dei piani di ammortamento di molti istituti di credito.
È un'ipotesi, tuttavia, che appartiene secondo un esperto di mercato interbancario alla fantascienza. «Non è possibile avere un Euribor negativo», spiega. Per capirlo dobbiamo distinguere l'Euribor dal tasso Eonia, altro tasso interbancario che invece per qualche giorno dopo la manovra di Draghi potrebbe anche scivolare sotto zero e difatti vacilla davvero vicino alla soglia della neutralità (0,04%, a inizio giugno era allo 0,2%).
Eonia ed Euribor sono entrambi tassi interbancari ma diversi. L'Eonia è il tasso overnight: misura il tasso che una banca chiede ad un'altra per avere un prestito di un solo giorno. Gli scambi avvengono di sera, quando le banche devono riportare i conti in ordine dopo il lavoro di impieghi e depositi del giorno. Se una banca è in scoperto chiede un prestito a un'altra banca (o alla banca centrale) e tutto sistema. L'Eonia è questo tasso: la banca A presta alla banca B a fine serata e la banca B restituisce il tutto il giorno dopo. Il rischio di credito che prende la banca A è di una sola notte - per quanto si tratti di un prestito privo di garanzie, quindi unsecuritied - infinitesimamente piccolo.
Il tasso Eonia risente di diverse dinamiche, tra cui il momento del calcolo della riserva obbligatoria durante il quale ciascuna banca deve mantenere un saldo almeno pari all'importo di riserve che deve alla banca centrale europea. Si tratta di un importo medio (poniamo che il calcolo vada dall'11 giugno all'11 lugli0). «Per questo motivo - spiega l'esperto del settore interbancario - è tecnicamente possibile che su questi livelli per qualche giorno, lontano dal periodo di riserva obbligatoria, l'Eonia possa scivolare sotto quota o, visto che il tasso dei deposti presso la Bce è stato portato a -10 punti base».
E l'Euribor? «Solitamente l'Euribor a 1 mese è più caro di 10 punti rispetto all'Eonia, quindi potrebbe azzerarsi ma non diventare negativo». Come mai? «A differenza dell'Eonia (che misura effettivamente gli scambi di liquidità tra banche overnight) l'Euribor non è un tasso transato ma è il tasso a cui un panel di 25 banche "pensa" che una prime bank presti ad un'altra prime bank. L'Euribor è tecnicamente quindi il frutto di un'opinione, per quanto debba essere confortata da parametri osservabili».
Ok, ma perché l'Euribor non può scendere sotto zero? «Èoggettivamente difficile pensare che i tassi Euribor possano andare in termini negativi considerando il peso regolamentare nel prestare capitali a un'altra banca, ovvero gli accantonamenti. In sostanza quando io presto a un'altra banca devo mettere da parte un certo importo di capitale per far fronte a possibili perdite. L'importo da accantonare sarà tanto più penalizzante quanto il tasso è vicino a 0. Supponiamo che alla banca A per prestare a una banca B venga chiesto un accantonamento dello 0,1%. Se però il tasso di remunerazione è più basso di 0,1% la banca A ci perde. Per quanto basso sia l'assorbimento di capitale sarà comunque più elevato che prestare allo 0. Per questo motivo l'Euribor non può tecnicamente scendere sotto 0. Se lo facesse si bloccherebbe il mercato interbancario».

Solo per l'abitazione principale, possono detrarre dall’Irpef, nella misura del 19%, gli interessi passivi e i relativi oneri accessori pagati sui mutui ipotecari, per costruzione e ristrutturazione dell’unità immobiliare, i contribuenti che intraprendono la ristrutturazione e/o la costruzione. 
La detrazione del 19% è per un importo massimo di euro 2582,28 complessivi per ciascun anno d’imposta. Ricordiamo che per costruzione e ristrutturazione si intendono tutti gli interventi realizzati in conformità al provvedimento comunale che autorizzi una nuova costruzione, compresi gli interventi di ristrutturazione edilizia di cui all’art. 31, comma 1, lett. d), della legge 5 agosto 1978, n.457 attualmente disciplinato nell’articolo 3 del Testo Unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia, approvato con Dpr 6 giugno 2001, n. 380.
L'abitazione principale concide con quella in cui il contribuente e/o i suoi familiari dimorano abitualmente.
Le condizioni richeiste per ottenere la detrazione sono:
  • il mutuo deve essere stipulato nei sei mesi antecedenti la data di inizio dei lavori di costruzione o nei diciotto mesi successivi;
  • l’immobile deve essere adibito ad abitazione principale entro sei mesi dal termine dei lavori di costruzione;
  • il contratto di mutuo deve essere stipulato dal soggetto che avrà il possesso dell’unità immobiliare a titolo di proprietà o di altro diritto reale.
Se l'immobile non è più utilizzato come abitazione principale, il diritto alla detrazione decade. 
Esso decade ugualmente se non avviene entro sei mesi dalla fine dei lavori, la dichiarazione di destinazione ad abitazione principale. In quest'ultimo caso, il termine per la rettifica della dichiarazione dei redditi da parte dell’Agenzia delle Entrate decorre dalla data di conclusione dei lavori di costruzione.

domenica 22 giugno 2014

Bonus: ristrutturo casa e risparmio il 50% con le detrazioni fiscali. Anche per l’arredo

 

In tempo di crisi, chi decide di investire le proprie risorse economiche sul mattone ha dalla sua parte una serie di agevolazioni fiscali che sono state rafforzate dal Legislatore. Sono le detrazioni dall’Irpef, l’imposta sul reddito delle persone fisiche, al 50% o 65% fruibili proprio per chi decide di ristrutturare la propria casa, cambiare arredi ovvero ridurre il fabbisogno energetico dell’immobile di proprietà.

La detrazione fiscale per interventi di ristrutturazione edilizia è l’agevolazione prevista proprio per chi effettua lavori di recupero, restauro e risanamento conservativo dell’immobile. La detrazione è stata più volte oggetto di interventi normativi da parte del Legislatore. Tra gli ultimi troviamo:

  • il decreto legge n. 83/2012 che ha elevato, per le spese effettuate dal 26 giugno 2012 al 30 giugno 2013, la misura della detrazione dal 36 al 50% e l’importo massimo di spesa ammessa al beneficio, 96.000 euro per unità immobiliare invece che 48.000 euro
  • il decreto legge n. 63/2013, che ha prorogato la detrazione al 50% per le spese effettuate entro il 31 dicembre 2013
  • la legge n. 147/2013 (legge di stabilità 2014), che ha prorogato al 31 dicembre 2014 la possibilità di usufruire dell’aumento della detrazione al 50% sempre con il limite massimo di spesa di 96.000 euro.

In base alle novità introdotte recentemente, la detrazione oggi si modula in questo modo:

  • al 50% delle spese sostenute (bonifici effettuati) dal 26 giugno 2012 al 31 dicembre 2014, con un limite massimo di 96.000 euro per ciascuna unità immobiliare
  • al 40% delle spese che saranno sostenute nell’anno 2015, sempre con il limite massimo di 96.000 euro per unità immobiliare
  • al 36%, con il limite di 48.000 euro per unità immobiliare, delle somme che saranno spese dal 1° gennaio 2016.

A beneficiare della detrazione sono tutti i contribuenti assoggettati all’imposta sul reddito delle persone fisiche (Irpef), residenti o meno nel territorio dello Stato. In particolare lo sconto spetta ai proprietari degli immobili e ai titolari di diritti reali/personali  (usufrutto, uso, abitazione o superficie) di godimento sugli immobili oggetto degli interventi.

Gli interventi per cui spetta tale detrazione sono:

  • lavori di manutenzione ordinaria (come la riparazione e sostituzione delle finiture degli edifici, sostituzione di pavimenti, infissi e serramenti, tinteggiatura di pareti, soffitti, infissi interni ed esterni)
  • lavori di manutenzione straordinaria (come l’installazione di ascensori e scale di sicurezza, realizzazione e miglioramento dei servizi igienici, sostituzione di infissi esterni e serramenti o persiane con serrande e con modifica di materiale o tipologia di infisso, rifacimento di scale e rampe)
  • interventi di restauro e risanamento conservativo (ad esempio l’adeguamento delle altezze dei solai nel rispetto delle volumetrie esistenti o l’apertura di finestre per esigenze di aerazione dei locali)
  • ristrutturazione edilizia (demolizione e fedele ricostruzione dell’immobile, modifica della facciata, realizzazione di una mansarda o di un balcone, trasformazione della soffitta in mansarda o del balcone in veranda, apertura di nuove porte e finestre, costruzione dei servizi igienici in ampliamento delle superfici e dei volumi esistenti)
  • ricostruzione o ripristino dell’immobile danneggiato a seguito di eventi calamitosi
  • realizzazione di autorimesse o posti auto pertinenziali
  • eliminazione delle barriere architettoniche, aventi ad oggetto ascensori e montacarichi
  • bonifica dall’amianto ed esecuzione di opere volte a evitare gli infortuni domestici (ad esempio l’installazione di apparecchi di rilevazione di presenza di gas inerti o il montaggio di vetri anti-infortunio )
  • interventi relativi all’adozione di misure finalizzate a prevenire il rischio del compimento di atti illeciti da parte di terzi (ad esempio l’installazione di cancellate o recinzioni murarie degli edifici, porte blindate o rinforzate, serrature, lucchetti, catenacci, spioncini).

I contribuenti che effettuano una ristrutturazione sull’immobile, possono fruire anche di un’altra agevolazione, il cosiddetto bonus mobili. Letti, armadi, cassettiere, librerie, scrivanie, tavoli, sedie, comodini, divani, poltrone, credenze, nonché i materassi e gli apparecchi di illuminazione, grandi elettrodomestici nuovi di classe energetica non inferiore alla A+ (A per i forni), ma anche frigoriferi, congelatori, lavatrici, asciugatrici, lavastoviglie, apparecchi di cottura, stufe elettriche, piastre riscaldanti elettriche, forni a microonde, apparecchi elettrici di riscaldamento, radiatori elettrici, ventilatori elettrici, apparecchi per il condizionamento. Si tratta di prodotti acquistabili fruendo del bonus mobili, la detrazione dall’Irpef, sempre al 50%, per chi effettua alcuni tipi di interventi: lavori di manutenzione straordinaria, di restauro e risanamento conservativo, di ristrutturazione edilizia, effettuati sia sulle parti comuni di edificio residenziale sia sulle singole unità immobiliari residenziali. La realizzazione di lavori di ristrutturazione sulle parti comuni condominiali non consente però ai singoli condomini (che usufruiscono pro quota della relativa detrazione) di detrarre le spese sostenute per acquistare mobili e grandi elettrodomestici da destinare all’arredo della propria unità immobiliare, ma solo per gli arredi delle parti comuni, come guardiole oppure l’appartamento del portiere.

Condizione necessaria per fruire del bonus mobili quindi è realizzare interventi di ristrutturazione. Il bonus viene ripartito in dieci quote annuali di pari importo e deve essere calcolato sull’importo massimo di 10.000 euro per unità immobiliare. È stato cancellato il vincolo previsto dalla legge di stabilità 2014 in base al quale le spese detraibili per gli acquisti di mobili ed elettrodomestici effettuati dal 1° gennaio 2014 non potevano essere superiori a quelle sostenute per la ristrutturazione del fabbricato cui sono destinati.

I mobili e gli elettrodomestici vanno pagati con bonifico bancario o postale (occhio in tal caso alla causale del versamento), ma anche mediante carte di credito o carte di debito ma mai con assegni bancari o contanti

Sulla casa infine il contribuente può fruire anche di un’altra detrazione fiscale, quella per gli interventi di riqualificazione energetica degli edifici. L’agevolazione fiscale consiste in detrazioni dall’Irpef (Imposta sul reddito delle persone fisiche) o dall’Ires (Imposta sul reddito delle società), concessa quando si eseguono interventi che aumentano il livello di efficienza energetica degli edifici o appartamenti esistenti. Per le spese sostenute dal 6 giugno 2013 al 31 dicembre 2014, la detrazione è al 65%, mentre scende al 50% per le spese che saranno effettuate nel 2015. Le spese per le quali spetta la detrazione al 65% sono quelle sostenute per ridurre il fabbisogno energetico per il riscaldamento, realizzare il miglioramento termico dell’edificio, installare pannelli solari e sostituire impianti di climatizzazione invernale. I soggetti che possono fruire della detrazione in oggetto sono le persone fisiche, compresi gli esercenti arti e professioni, titolari di un diritto reale sull’immobile, i condomini per gli interventi sulle parti comuni condominiali, gli inquilini che sostengano le spese dei lavori e coloro che abbiano l’immobile in comodato.

sabato 21 giugno 2014

frasi che non si dovrebbero mai pronunciare se si vuole vendere casa

 

la difficoltà di ottenere un mutuo e la progressiva perdita del potere d'acquisto delle famiglie sono alcuni dei fattori che al giorno d'oggi rendono molto difficile vendere casa. è bene, quindi, non sprecare una sola opportunità. ecco cinque frasi che non si dovrebbero mai pronunciare se si vuole mettere sul mercato il proprio immobile

1 - "a me l'appartamento è costato...": al potenziale acquirente non interessa quanto hai pagato la tua casa. sicuramente è stato molto tempo fa e il mercato è cambiato, fare paragoni è impossibile. non gli interesse neppure se hai speso molto denaro per una vasca idromassaggio o un'enorme libreria a muro. bisogna ricordare che non sempre i gusti coincidono

2 - "metto un prezzo elevato così ho un margine per abbassarlo": la tattica è pericolosa in un momento come quello attuale, caratterizzato da molte offerte e prezzi in calo. quello che si chiede deve essere adeguato alle condizioni dell'immobile

3 - "ci sono altre persone interessate": questa frase è passata di moda. forse poteva funzionare un paio di anni fa, quando le persone si mettevano in fila per un appartamento. oggi la situazione è molto diversa

4 - "contrattiamo": una cosa è negoziare, un'altra è comportarsi come se si fosse in un bazar. anche se è la parte essenziale di una vendita, il prezzo non è tutto. il valore di un'abitazione è dato anche dalla posizione, dalle condizioni di pagamento o dagli interventi di ristrutturazione necessari

l’abc del mutuo: tutto quello che serve sapere - intervista ad albino farina, consigliere nazionale del notariato

 

il momento in cui si decide di contrarre un mutuo è molto importante nella vita di una persona, ma non sempre ci si arriva adeguatamente preparati. albino farina, consigliere nazionale del notariato, ha spiegato a idealista news cosa è necessario sapere e quali sono gli aspetti ai quali prestare maggiore attenzione per evitare spiacevoli sorprese

domanda. quando si decide di contrarre un mutuo, cosa bisogna assolutamente tenere presente?

risposta. quello dell’accensione di un mutuo è un percorso che preferibilmente deve essere guidato, ovvero accompagnato da un esperto della materia che possa fin da subito fornire tutte le informazioni utili per non sbagliare. facciamo un esempio. la maggior parte delle volte, parliamo di mutui finalizzati al pagamento - in tutto o in parte - del prezzo per l’acquisto di un’abitazione, solitamente la prima casa. il mutuo è quindi collegato a un contratto di compravendita

soprattutto in questi casi, è importante che la persona, dopo aver assunto sommarie informazioni presso uno o più istituti bancari, si rechi dal notaio e porti con sé la documentazione ricevuta dalla banca - in particolare, il prospetto informativo analitico, che riassume un po’ tutte le condizioni che la banca pratica per il tipo di mutuo - e ne discuta con il professionista in relazione, in prima battuta, ai tempi. solitamente, chi contrae un mutuo per acquistare casa ha dei tempi che deve rispettare nei confronti del suo venditore

alla base della compravendita, infatti, c’è un preliminare di acquisto, il cosiddetto “compromesso”, c’è dunque una scadenza. bisogna, per tale ragione, chiedere alla banca quali sono i tempi di istruttoria della pratica. in genere, il pagamento del prezzo va effettuato nel momento in cui si stipula l’atto di compravendita, ma spesso e volentieri la banca non eroga la somma contestualmente alla stipula del contratto di mutuo, la trattiene fino a quando il notaio non ha iscritto ipoteca o, addirittura, fino a quando l’ipoteca non sia consolidata. quindi parliamo di quindici/venti giorni dal momento della stipula del contratto. questo potrebbe significare essere inadempienti nei confronti del proprio venditore, che invece legittimamente si aspetta di vedersi pagato il prezzo il giorno stesso in cui trasferisce la proprietà

d. oltre ai tempi, a cosa è importante fare attenzione?

r. al recesso anticipato, ormai un diritto per tutti coloro che contraggono un mutuo e in particolare per coloro che lo contraggono per l’acquisto della casa da adibire ad abitazione. non c’è più alcuna penale di anticipata estinzione. un altro consiglio che mi sentirei di dare alle parti, è quello di farsi simulare un piano di ammortamento, cioè l’elenco delle rate del mutuo nel loro importo, che la parte che contrae il mutuo dovrà sostenere. in questo modo sarà possibile sapere più o meno quanto costerà il mutuo al mese, ad esempio, e avere un quadro chiaro anche per il bilancio familiare

un’altra cosa importante è capire bene il discorso della iscrizione ipotecaria. la maggior parte delle volte, la banca richiede l’iscrizione di un’ipoteca su un immobile, preferibilmente quello che si va ad acquistare, a garanzia della restituzione della somma. la somma per la quale viene iscritta ipoteca è di solito sensibilmente superiore a quella per la quale viene contratto il mutuo, ma non sempre questo tipo di garanzia è sufficiente. perché la banca, oltre alla capienza dell’immobile, guarda anche alla capacità reddituale del soggetto o della famiglia e quindi richiede un'ulteriore garanzia personale, la cosiddetta fideiussione da parte di terze persone

è bene, poi, guardare sul prospetto informativo altre due voci: gli interessi di mora e le spese accessorie. se si è in ritardo nei pagamenti la banca applica un tasso di interesse superiore a quello che è stato convenuto. bisogna quindi stare attenti anche al tipo di interesse che pratica l’istituto di credito

spesso, giustamente, ci si rivolge a più istituti bancari e si confrontano le condizioni praticate. in questo caso per legge è stato stabilito un parametro, l'indicatore sintetico di costo (isc), che è parametrato al taeg (tasso annuo effettivo globale). questo indicatore sintetico di costo indica in termini percentuali il costo reale del mutuo, che tiene conto non solo del tasso di interesse applicato dall’istituto bancario, ma anche delle spese accessorie: ad esempio le spese di perizia e di istruttoria. guardando l’isc, che è un parametro uguale per tutti, è possibile capire qual è il costo reale del mutuo

d. quindi: tempi, recesso anticipato, piano di ammortamento, iscrizione ipotecaria, interessi di mora, spese accessorie. cos'altro bisogna sapere?

r. prima di andare a perfezionare il contratto è opportuno farsi dare dalla banca una bozza da leggere con il notaio per vedere se ci sono, ad esempio, clausole vessatorie, ovvero clausole che prevedono a carico del consumatore dei doveri che invece per legge richiederebbero una più attenta riflessione. in pratica, obblighi che non possono essere imposti da una sola parte - in questo caso il contraente più forte, ossia la banca -, alcuni dei quali assolutamente invalidi

d. le offerte sono tante, come scegliere il mutuo più adatto?

r. informandosi. ci sono due possibili strumenti. il primo è usufruire della disponibilità del notaio e delle associazioni dei consumatori, che ormai si sono specializzate in questo tipo di lavoro di assistenza. non bisogna avere paura di telefonare al notaio di fiducia e chiedere un colloquio approfondito. si tratta di una consulenza gratuita, nel corso della quale il notaio fornisce tutte le informazioni. il secondo strumento è la guida per il cittadino, proprio sul mutuo informato, che si può scaricare gratuitamente dal sito del notariato (www.notariato.it) o si può richiedere alle varie associazioni dei consumatori che hanno aderito all’iniziativa. attingendo a questi due strumenti, la scelta diventa sicuramente più informata e consapevole

d. gli strumenti per potersi informare e fare una scelta più consapevole, quindi, ci sono…

r. sì. basta chiedere alla banca le informazioni sommarie e quali sono le condizioni proposte. è opportuno rivolgersi a più istituti, per confrontare le spese e i tempi. bisogna, poi, verificare le condizioni di erogazione, che tipo di garanzie sono richieste e se l’istituto bancario ha stabilito delle commissioni particolari, come spese di perizia o di istruttoria. è bene, inoltre, verificare qual è l'indicatore sintetico di costo, per capire quanto viene a costare realmente il mutuo al di là del tasso di interesse, e verificare se è possibile recedere anticipatamente

consiglierei anche di rivolgersi a un fiscalista, perché in parte gli interessi passivi di un mutuo che viene contratto per l’acquisto della casa possono essere detratti. quindi è importante vedere anche a che tipo di detrazione fiscale si ha diritto nel momento in cui si va a contrarre il mutuo. nel complesso, si tratta di un percorso che non va fatto da soli, ma che deve essere guidato

ecco come una piccola soffitta di 40 m2 si trasforma in uno spazioso attico (foto)

 

l'upper west side è una delle zone più costose di new york. giovani professionisti del mondo della finanza pagano a peso d'oro ogni metro quadrato in questo quartiere ricco di miniappartamenti

per dimostrare che è possibile vivere decentemente in meno di 40 m2, lo studio di architettura specht harpman architects ha ristrutturato e trasformato una piccola soffitta con accesso sul tetto di un edificio in un appartamento di lusso con terrazza

mutui, la formula indirizzata ai giovani precari

 

in un momento in cui riuscire ad ottenere un mutuo è impresa tutt'altro che facile, qualche offerta rivolta anche alle "fasce più deboli" della popolazione si comincia a vedere. spesso l'incertezza economica, che deriva soprattutto da una forte instabilità lavorativa - prerogativa di questo momento storico -, pone un brusco freno a qualsiasi progetto di vita. e il sogno di una casa finisce per trasformarsi in utopia. qualcosa però sembra muoversi

a un anno dal lancio del "mutuo giovani coppie", ubi banca ha fatto il punto della situazione. con "mutuo giovani coppie", il primo in italia di questa categoria, la banca ha erogato oltre 900 mutui per i giovani under 39 in possesso di un contratto di lavoro atipico o a tempo determinato, per un valore complessivo di oltre 100 milioni di euro

il lancio del nuovo mutuo ha stimolato e supportato la richiesta di credito da parte dei più giovani e già dalla seconda metà del 2013 si sono cominciati a registrare risultati positivi. nel primo trimestre 2014, poi, il trend positivo è proseguito con le erogazioni che hanno fatto registrare un incremento del 43% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno

le regioni che hanno maggiormente beneficiato di questo tipo di finanziamento, in linea con la tradizionale presenza territoriale della banca, sono la lombardia, seguita dall'emilia romagna e dal veneto. risultati positivi anche per il piemonte e il lazio

730/2014: le detrazioni fiscali per chi vive in affitto

 

Tempo di 730 e di spese che possono essere scaricate nella dichiarazione dei redditi. Tra queste vi sono, oltre alle spese sanitarie, per le attività sportive dei figli e per l’istruzione, anche i canoni di locazione per chi vive in affitto. Gli inquilini di un immobile in locazione adibito ad abitazione principale hanno diritto infatti a uno sconto fiscale che corrisponde alla detrazione dall’Irpef, l’imposta sul reddito delle persone fisiche, in misura variabile a seconda del reddito percepito. Esistono diverse situazioni in cui si può fruire della detrazione per gli affitti. Vediamo quali sono.

In primo luogo, gli inquilini titolari di un contratto di locazione immobiliare fruiscono di uno sconto pari a:

  • 300 euro se dichiarano redditi fino a 15.493,71 euro
  • 150 euro per i redditi superiori a 15.493,71 e fino a 30.987,41 euro

Fruiscono della detrazione in oggetto anche gli inquilini di alloggi popolari. In tal caso il recente Piano casa 2014 ha aumentato questa detrazione, arrivando a:

  • 900 euro se il reddito complessivo non supera i 15.493,71 euro
  • 450 euro se il reddito complessivo è compreso tra 15.493,71 euro e 30.987,41 euro

Tali aumenti però sono a tempo, da quest’anno, il 2014, fino al 2016

Anche i giovani di età compresa fra i 20 e i 30 anni che siano titolari di un contratto di locazione ai sensi della legge 9 dicembre 1998, n. 431, possono fruire della detrazione fiscale. I requisiti richiesti per fruirne riguardano in primo luogo il reddito dichiarato che deve essere pari o inferiore a 15.493,71 euro, l’immobile in locazione non deve essere diverso dall’abitazione principale dei genitori e il contratto di locazione non deve essere stato stipulato prima del 2007. Per quanto riguarda il requisito anagrafico (età compresa tra i 20 e i 30 anni), è sufficiente che sia rispettato anche solo per una parte del periodo d’imposta per il quale si intende richiedere la detrazione. In tal caso lo sconto fiscale è pari a 991,60 euro per i primi tre anni.

In linea generale, la detrazione per i canoni di locazione spetta all’inquilino intestatario del contratto di affitto. Se vi sono più intestatari, ognuno di essi può fruirne nella percentuale che gli spetta, ma esse vanno ripartite e non sono tra loro cumulabili. Se poi la detrazione fosse superiore all’imposta dovuta, la parte eccedente può essere portata in compensazione per il pagamento dell’IRPEF dell’anno successivo oppure si può chiedere il rimborso.

Per quanto riguarda la compilazione del modello 730/2014, la detrazione va indicata nel quadro E, sezione V “detrazioni per gli inquilini con contratto di locazione”. In particolare al rigo E71 intitolato “Inquilini di alloggi adibiti ad abitazione principale”.

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Nella colonna 1 “Tipologia” va indicato il codice relativo alla tipologia di detrazione che si intende fruire, ossia:

  • codice ‘1’ Detrazione per gli inquilini di alloggi adibiti ad abitazione principale: da utilizzare per quei i contribuenti che hanno stipulato o rinnovato il contratto di locazione di immobili destinati ad abitazione principale, in base alla legge che disciplina le locazioni di immobili ad uso abitativo (legge 9 dicembre 1998, n. 431);
  • codice ‘2’ Detrazione per gli inquilini di alloggi adibiti ad abitazione principale locati con contratti in regime convenzionale: da utilizzare per quei contribuenti intestatari di contratti di locazione di unità immobiliari adibite ad abitazione principale, stipulati o rinnovati sulla base di appositi accordi definiti in sede locale fra le organizzazioni della proprietà edilizia e le organizzazioni dei conduttori maggiormente rappresentative a livello nazionale (c.d. contratti convenzionali – art. 2, comma 3, e art. 4, commi 2 e 3 della legge n. 431 del 1998), come i contratti a canone concordato.
  • codice ‘3’ Detrazione per canoni di locazione spettante ai giovani per l’abitazione principale: da utilizzare per i giovani di età compresa fra i 20 e i 30 anni, che hanno stipulato un contratto di locazione per l’unità immobiliare da destinare a propria abitazione principale.

Nella colonna 2 “n. giorni” va indicato il numero dei giorni nei quali l’unità immobiliare locata è stata adibita ad abitazione principale. Infine nella colonna 3 “percentuale”, va indicata la percentuale di detrazione spettante. Esempio: se vi sono due contribuenti cointestatari del contratto di locazione dell’abitazione principale, la percentuale da indicare per ognuno è 50; 100 se il contratto di locazione è stato stipulato da una sola persona.

La detrazione per canoni di locazione si applica anche ai lavoratori dipendenti che si trasferiscono per motivi di lavoro. In questi casi è d’obbligo trasferire la residenza nel comune di lavoro, o in un comune limitrofo, nei tre anni precedenti alla richiesta di detrazione. La nuova residenza deve comunque trovarsi in una regione diversa da quella del comune di provenienza e a non meno di 100 km di distanza da questo. La detrazione può essere fruita nei primi tre anni dal trasferimento della residenza. Ad esempio, se il trasferimento della residenza è avvenuto nel 2012, si può beneficiare della detrazione per gli anni d’imposta 2012, 2013 e 2014.

Se il contribuente, nel corso del periodo di spettanza della detrazione, cessa di essere lavoratore dipendente, perde il diritto alla detrazione a partire dall’anno d’imposta successivo. Lo sconto fiscale ammonta a:

  • 991, 60 euro per i redditi fino a 15.493,71 euro
  • 495,80 euro per i redditi superiori a 15.493,71 euro a ma comunque inferiori a 30.987,41 euro.

Nel modello 730/2014, è il Rigo E72 quello dedicato alla detrazione per lavoratori dipendenti che trasferiscono la residenza per motivi di lavoro.

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Nella colonna 1 “n. giorni”, va indicato il numero dei giorni nei quali l’unità immobiliare locata è stata adibita ad abitazione principale, mentre nella colonna 2 “percentuale”, va indicata la percentuale di detrazione spettante ( 50 se sono cointestatari del contratto di locazione dell’abitazione principale due contribuenti, 100 se il contratto di locazione è stato stipulato da una sola persona).

Un’ulteriore detrazione fiscale è riconosciuta per i contratti stipulati a studenti universitari fuori sede, ossia quelli iscritti al corso di laurea di un’università ubicata in un comune diverso da quello di residenza, distante almeno 100 km dal comune di provenienza e comunque in una provincia diversa. La stipula di tali contratti, che possono essere intestati anche ai genitori che sostengono le spese di affitto, permette di fruire della detrazione dall’Irpef, nella misura del 19%.

Per quanto riguarda le modalità di compilazione del modello 730/2014, la detrazione in oggetto deve essere indicata nel quadro E “Oneri e spese”, al rigo E12 “Altre spese”.

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Nella colonna “Codice spesa” va indicato il codice ‘18’ che individua proprio le spese sostenute dagli studenti universitari iscritti a un corso di laurea di un’università situata in un Comune diverso da quello di residenza per canoni di locazione. Nell’altra colonna va indicato l’importo massimo di spesa che non può superare i 2.633 euro.

La cucina con l’isola: monocromatica o bicolore

 

Sempre più attuali, le composizioni con isola permettono di creare un legame strettissimo tra zona cottura e soggiorno, che risultano così separati in modo blando dal blocco centrale e allo stesso tempo fortemente connesse. Ed è proprio la presenza dell’isola, spesso attrezzata anche con banconi e sgabelli, che trasforma la cucina nel cuore pulsante della casa, nello spazio dedicato alla socializzazione: l’avere tutto in un unico ambiente incentiva la convivialità e consente ai componenti della famiglia di stare insieme durante la preparazione dei pasti e dopo di essi; permette inoltre agli appassionati di cucina di sbizzarrirsi preparando manicaretti e soprattutto di inscenare uno show cooking tra le pareti domestiche, sfruttando le molteplici superfici di lavoro disponibili, anche grazie a top che si sviluppano su altezze diverse, a volte anche utilizzati come collegamento tra parti diverse della cucina.

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Una linea arrotondata ed ergonomica per l’isola di Diamond di Brummel Cucine, un vero gioiello dedicato agli appassionati di cucina. Si completa con la grande parete attrezzata in cui trovano posto elettrodomestici e attrezzatura tecnologiche con movimenti automatizzati. È realizzata in legno massello con la finitura esterna laccata lucida o in rovere spazzolato laccato con patina argento; è dotata di sgabelli bar con seduta in pelle e schienale traforato color argento. Prezzo su richiesta. www.brummelcucine.com Ak 05 di Arrital è un modello in cui si fondono nuove tecnologie e sapienza artigianale, caratterizzato da ante spesse ben 26 mm disponibili in diverse finiture: Laccato lucido e opaco o in Rovere spazzolato o in Micromalta materica o ancora in Vetro texturizzato. È possibile scegliere fra ben cinque sistemi di apertura fra cui l’esclusiva maniglia in tinta con sistema brevettato di fissaggio a scomparsa che evita la presenza di viti all’interno delle ante. Prezzo su richiesta. www.arritalcucine.com . Un’isola dotata di zona fuochi e di un grande tavolo da pranzo a penisola per Bella di Aran Cucine, il modello con le ante in Mdf laccate bianco lucido e lo zoccolo in Pvc color alluminio. Alle spalle trova posto la libreria con gli schienali in laminato nella finitura cedro caffè che crea continuità con il living. Un modulo base con anta laccata lucida e gola da 60 cm, prezzo 192 euro. www.arancucine.it In Ank di Creo Kitchens si alternano il candore dell’isola con bancone e il calore della finitura rovere naturale delle colonne di contenimento. Le ante in melaminico, disponibili con finitura perla o legno opaco, si aprono per mezzo del sistema a gola in alluminio che non spezza la continuità della superficie; inoltre le ante sono lavorate a smusso nella parte superiore per agevolare l’apertura. Prezzo su richiesta. www.creokitchens.it Protagonista di Elegante di Veneta Cucine è il frassino laccato grigio che riveste l’isola: la lavorazione e la finitura permettono di percepire la venatura del legno. Le ante hanno una forma che ricorda la cornice di un quadro e si aprono con il sistema ShellySystem. Lo zoccolo, il profilo della gola, la cornice sono nella stessa tinta dell’anta e danno vita a un raffinato effetto tono su tono. Una base misura L 60 x P 57 x H 90,4 cm, prezzo 289 euro. www.venetacucine.it Liberamente di Scavolini ha un’isola dotata di lavello integrato e piano snack con il top in Corian e le ante laccate lucido Bianco Prestige; nella parte inferiore presenta vani e cestelli porta-tutto. Sono presenti grandi colonne per gli elettrodomestici e per la dispensa. La struttura è realizzata con pannelli ecologici Idroleb con le più basse emissioni di formaldeide al mondo. Una base laccata lucida da 45 cm, prezzo 204,96 euro. www.scavolini.it La grande isola del modello Cristallo di Scic Cucine è interamente rivestita in vetro laccato lucido o acidato da scegliere fra tante varianti di colore che permettono di armonizzare con qualsiasi living. Le ante, spesse 22 cm, si aprono per mezzo di una gola orizzontale che non interrompe la superficie lucida. Prezzo su richiesta. www.scic.it Un top in Corian bianco spesso 2 cm per Cloe di Cesar che ha le ante laccate seta bianco e l’apertura con gola. Il candore della composizione è spezzato dalla presenza del tavolo Lignum in abete antico con una raffinata finitura a base di olii e cere vegetali. Una base con anta laccata misura L 60 x P 62 x H 87 cm, prezzo 405 euro. www.cesar.it Ante con un'originale finitura midollino per Kelly di Febal, il modello con uno stile romantico che si abbina sia ad un living classico sia a quelli più moderni. Le maniglie sono in legno nella stessa finitura dell'anta o ad incasso. Sull'isola sono presenti elementi a giorno e cestini porta-oggetti effetto midollino color caffè. Un modulo base laccato frassino avorio da 60 cm, prezzo 265 euro. www.febal.it Replay Next di Stosa si caratterizza per i colori inediti, raffinati e trendy e per le tre finiture disponibili: polimerici lucidi, lisci e in finitura legno. L'isola dotata di lavello presenta una serie di vani porta-oggetti nella parte inferiore ed è collegata al resto della cucina per mezzo di un bancone che permette di avere altro spazio a disposizione. Le ante spesse 23 mm garantiscono solidità e durata nel tempo. Un modulo misura L 60 x P 56 x H 72 cm, prezzo 124 euro. www.stosacucine.it In Essenza di Lube la grande isola rettangolare domina la scena: è dotata di zona cottura e lavaggio e di moduli a giorno laccati blu oltremare opaco che permettono di alloggiare libri e oggetti rendendola parte integrante del living. Le basi dell'isola sono in polimerico color grigio seta opaco in contrasto con le ante color antracite opaco delle colonne che ospitano la dispensa e i forni. Prezzo su richiesta. www.lube.it . Un'isola candida in contrasto con i mobili-contenitore a giorno laccati rosso Ginger per Code Colour di Snaidero, la soluzione ideale per un ambiente giovane e grintoso. Gli elementi a giorno sono realizzati con moduli flessibili al centimetro, verticali o orizzontali, che hanno i ripiani interni regolabili e permettono di dare vita ad una parete attrezzata “su misura”. I piani di lavoro hanno uno spessore di 4 o 6 cm e sono disponibili in diversi materiali, dal laminato all'acciaio passando per il marmo e il granito; l'illuminazione è realizzata per mezzo di barre a Led alloggiate sotto il pensile. Una base chiusa da anta laccata lucido da 60 cm, prezzo 198 euro. www.snaidero.it

. Un'isola candida in contrasto con i mobili-contenitore a giorno laccati rosso Ginger per Code Colour di Snaidero, la soluzione ideale per un ambiente giovane e grintoso. Gli elementi a giorno sono realizzati con moduli flessibili al centimetro, verticali o orizzontali, che hanno i ripiani interni regolabili e permettono di dare vita ad una parete attrezzata “su misura”. I piani di lavoro hanno uno spessore di 4 o 6 cm e sono disponibili in diversi materiali, dal laminato all'acciaio passando per il marmo e il granito; l'illuminazione è realizzata per mezzo di barre a Led alloggiate sotto il pensile. Una base chiusa da anta laccata lucido da 60 cm, prezzo 198 euro. www.snaidero.it

Un’isola candida in contrasto con i mobili-contenitore a giorno laccati rosso Ginger per Code Colour di Snaidero, la soluzione ideale per un ambiente giovane e grintoso. Gli elementi a giorno sono realizzati con moduli flessibili al centimetro, verticali o orizzontali, che hanno i ripiani interni regolabili e permettono di dare vita ad una parete attrezzata “su misura”. I piani di lavoro hanno uno spessore di 4 o 6 cm e sono disponibili in diversi materiali, dal laminato all’acciaio passando per il marmo e il granito; l’illuminazione è realizzata per mezzo di barre a Led alloggiate sotto il pensile. Base chiusa da anta laccata lucido da 60 cm: prezzo 198 euro. www.snaidero.it

In Essenza di Lube la grande isola rettangolare domina la scena: è dotata di zona cottura e lavaggio e di moduli a giorno laccati blu oltremare opaco che permettono di alloggiare libri e oggetti rendendola parte integrante del living. Le basi dell'isola sono in polimerico color grigio seta opaco in contrasto con le ante color antracite opaco delle colonne che ospitano la dispensa e i forni. Prezzo su richiesta. www.lube.it

In Essenza di Lube la grande isola rettangolare domina la scena: è dotata di zona cottura e lavaggio e di moduli a giorno laccati blu oltremare opaco che permettono di alloggiare libri e oggetti rendendola parte integrante del living. Le basi dell’isola sono in polimerico color grigio seta opaco in contrasto con le ante color antracite opaco delle colonne che ospitano la dispensa e i forni. Prezzo su richiesta. www.lube.it

Replay Next di Stosa si caratterizza per i colori inediti, raffinati e trendy e per le tre finiture disponibili: polimerici lucidi, lisci e in finitura legno. L'isola dotata di lavello presenta una serie di vani porta-oggetti nella parte inferiore ed è collegata al resto della cucina per mezzo di un bancone che permette di avere altro spazio a disposizione. Le ante spesse 23 mm garantiscono solidità e durata nel tempo. Un modulo misura L 60 x P 56 x H 72 cm, prezzo 124 euro. www.stosacucine.it

Replay Next di Stosa si caratterizza per i colori inediti, raffinati e trendy e per le tre finiture disponibili: polimerici lucidi, lisci e in finitura legno. L’isola dotata di lavello presenta una serie di vani porta-oggetti nella parte inferiore ed è collegata al resto della cucina per mezzo di un bancone che permette di avere altro spazio a disposizione. Le ante spesse 23 mm garantiscono solidità e durata nel tempo. Modulo da L 60 x P 56 x H 72 cm: prezzo 124 euro. www.stosacucine.it

 Ante con un'originale finitura midollino per Kelly di Febal, il modello con uno stile romantico che si abbina sia ad un living classico sia a quelli più moderni. Le maniglie sono in legno nella stessa finitura dell'anta o ad incasso. Sull'isola sono presenti elementi a giorno e cestini porta-oggetti effetto midollino color caffè. Un modulo base laccato frassino avorio da 60 cm, prezzo 265 euro. www.febal.it

Ante con un’originale finitura midollino per Kelly di Febal, il modello con uno stile romantico che si abbina sia ad un living classico sia a quelli più moderni. Le maniglie sono in legno nella stessa finitura dell’anta o ad incasso. Sull’isola sono presenti elementi a giorno e cestini portaoggetti effetto midollino color caffè. Un modulo base laccato frassino avorio da 60 cm, prezzo 265 euro. www.febal.it

Un top in Corian bianco spesso 2 cm per Cloe di Cesar che ha le ante laccate seta bianco e l’apertura con gola. Il candore della composizione è spezzato dalla presenza del tavolo Lignum in abete antico con una raffinata finitura a base di olii e cere vegetali. Una base con anta laccata misura L 60 x P 62 x H 87 cm, prezzo 405 euro. www.cesar.it

Un top in Corian bianco spesso 2 cm per Cloe di Cesar che ha le ante laccate seta bianco e l’apertura con gola. Il candore della composizione è spezzato dalla presenza del tavolo Lignum in abete antico con una raffinata finitura a base di olii e cere vegetali. Base con anta laccata da L 60 x P 62 x H 87 cm: prezzo 405 euro. www.cesar.it

 La grande isola del modello Cristallo di Scic Cucine è interamente rivestita in vetro laccato lucido o acidato da scegliere fra tante varianti di colore che permettono di armonizzare con qualsiasi living. Le ante, spesse 22 cm, si aprono per mezzo di una gola orizzontale che non interrompe la superficie lucida. Prezzo su richiesta. www.scic.it

La grande isola del modello Cristallo di Scic Cucine è interamente rivestita in vetro laccato lucido o acidato da scegliere fra tante varianti di colore che permettono di armonizzare con qualsiasi living. Le ante, spesse 22 cm, si aprono per mezzo di una gola orizzontale che non interrompe la superficie lucida. Prezzo su richiesta. www.scic.it

 Liberamente di Scavolini ha un’isola dotata di lavello integrato e piano snack con il top in Corian e le ante laccate lucido Bianco Prestige; nella parte inferiore presenta vani e cestelli porta-tutto. Sono presenti grandi colonne per gli elettrodomestici e per la dispensa. La struttura è realizzata con pannelli ecologici Idroleb con le più basse emissioni di formaldeide al mondo. Una base laccata lucida da 45 cm, prezzo 204,96 euro. www.scavolini.it

Liberamente di Scavolini ha un’isola dotata di lavello integrato e piano snack con il top in Corian e le ante laccate lucido Bianco Prestige; nella parte inferiore presenta vani e cestelli portatutto. Sono presenti grandi colonne per gli elettrodomestici e per la dispensa. La struttura è realizzata con pannelli ecologici Idroleb con le più basse emissioni di formaldeide al mondo. Base laccata lucida da 45 cm: prezzo 204,96 euro. www.scavolini.it

Protagonista di Elegante di Veneta Cucine è il frassino laccato grigio che riveste l’isola: la lavorazione e la finitura permettono di percepire la venatura del legno. Le ante hanno una forma che ricorda la cornice di un quadro e si aprono con il sistema ShellySystem. Lo zoccolo, il profilo della gola, la cornice sono nella stessa tinta dell’anta e danno vita a un raffinato effetto tono su tono. Una base misura L 60 x P 57 x H 90,4 cm, prezzo 289 euro. www.venetacucine.it

Protagonista di Elegante di Veneta Cucine è il frassino laccato grigio che riveste l’isola: la lavorazione e la finitura permettono di percepire la venatura del legno. Le ante hanno una forma che ricorda la cornice di un quadro e si aprono con il sistema ShellySystem. Lo zoccolo, il profilo della gola, la cornice sono nella stessa tinta dell’anta e danno vita a un raffinato effetto tono su tono. Base da L 60 x P 57 x H 90,4 cm: prezzo 289 euro. www.venetacucine.it

 In Ank di Creo Kitchens si alternano il candore dell’isola con bancone e il calore della finitura rovere naturale delle colonne di contenimento. Le ante in melaminico, disponibili con finitura perla o legno opaco, si aprono per mezzo del sistema a gola in alluminio che non spezza la continuità della superficie; inoltre le ante sono lavorate a smusso nella parte superiore per agevolare l’apertura. Prezzo su richiesta. www.creokitchens.it

In Ank di Creo Kitchens si alternano il candore dell’isola con bancone e il calore della finitura rovere naturale delle colonne di contenimento. Le ante in melaminico, disponibili con finitura perla o legno opaco, si aprono per mezzo del sistema a gola in alluminio che non spezza la continuità della superficie; inoltre le ante sono lavorate a smusso nella parte superiore per agevolare l’apertura. Prezzo su richiesta. www.creokitchens.it

. Un’isola dotata di zona fuochi e di un grande tavolo da pranzo a penisola per Bella di Aran Cucine, il modello con le ante in Mdf laccate bianco lucido e lo zoccolo in Pvc color alluminio. Alle spalle trova posto la libreria con gli schienali in laminato nella finitura cedro caffè che crea continuità con il living. Un modulo base con anta laccata lucida e gola da 60 cm, prezzo 192 euro. www.arancucine.it

Un’isola dotata di zona fuochi e di un grande tavolo da pranzo a penisola per Bella di Aran Cucine, il modello con le ante in mdf laccate bianco lucido e lo zoccolo in pvc color alluminio. Alle spalle trova posto la libreria con gli schienali in laminato nella finitura cedro caffè che crea continuità con il living. Modulo base con anta laccata lucida e gola da 60 cm: prezzo 192 euro. www.arancucine.it

 Ak 05 di Arrital è un modello in cui si fondono nuove tecnologie e sapienza artigianale, caratterizzato da ante spesse ben 26 mm disponibili in diverse finiture: Laccato lucido e opaco o in Rovere spazzolato o in Micromalta materica o ancora in Vetro texturizzato. È possibile scegliere fra ben cinque sistemi di apertura fra cui l’esclusiva maniglia in tinta con sistema brevettato di fissaggio a scomparsa che evita la presenza di viti all’interno delle ante. Prezzo su richiesta. www.arritalcucine.com

Ak 05 di Arrital è un modello in cui si fondono nuove tecnologie e sapienza artigianale, caratterizzato da ante spesse ben 26 mm disponibili in diverse finiture: laccato lucido e opaco o in rovere spazzolato o in micromalta materica o ancora in vetro texturizzato. È possibile scegliere fra ben cinque sistemi di apertura fra cui l’esclusiva maniglia in tinta con sistema brevettato di fissaggio a scomparsa che evita la presenza di viti all’interno delle ante. Prezzo su richiesta. www.arritalcucine.com

Una linea arrotondata ed ergonomica per l’isola di Diamond di Brummel Cucine, un vero gioiello dedicato agli appassionati di cucina. Si completa con la grande parete attrezzata in cui trovano posto elettrodomestici e attrezzatura tecnologiche con movimenti automatizzati. È realizzata in legno massello con la finitura esterna laccata lucida o in rovere spazzolato laccato con patina argento; è dotata di sgabelli bar con seduta in pelle e schienale traforato color argento. Prezzo su richiesta. www.brummelcucine.com

Una linea arrotondata ed ergonomica per l’isola di Diamond di Brummel Cucine, un vero gioiello dedicato agli appassionati di cucina. Si completa con la grande parete attrezzata in cui trovano posto elettrodomestici e attrezzatura tecnologiche con movimenti automatizzati. È realizzata in legno massello con la finitura esterna laccata lucida o in rovere spazzolato laccato con patina argento; è dotata di sgabelli bar con seduta in pelle e schienale traforato color argento. Prezzo su richiesta. www.brummelcucine.com

Minipiscine da esterno: benessere all’aperto

 

Dalle forme morbide e avvolgenti le minipiscine da esterno sono dotate di rivestimenti esterni resistenti agli agenti atmosferici e con isolamento termico integrato. Si trovano nella versione a libera installazione o da incasso. Le vasche sono realizzate in materiale acrilico rinforzato resistente ai raggi UV. In alcuni modelli è possibile scaldare l’acqua attraverso un collegamento a pannelli solari; altri hanno uno scambiatore di calore tra gli optional. La pannellatura è solitamente di materiale sintetico oppure in teak, molto spesso nell’estetica a doghe e in differenti finiture. Sono pensate per più persone e hanno mediamente 4 sedute, di cui una più lunga: ergonomiche e dotate di poggiatesta anatomici, queste permettono di godere appieno della piacevole azione dei getti idromassaggio, il cui flusso varia per intensità e portata. Con specifiche tecnologie i getti possono anche essere intercambiati, ruotati o spostati in base alle esigenze personali e alle parti del corpo che si desidera massaggiare. Alcune minipiscine hanno anche led subacquei di differenti colori che creano una suggestiva atmosfera, altre dispongono anche di aromaterapia e ozonoterapia. Certi modelli possono essere attrezzati con sistemi audio con altoparlanti per ascoltare la musica anche sott’acqua. In alcuni casi il circuito idraulico è integrato nella struttura per cui è necessario per l’installazione soltanto il collegamento all’impianto elettrico. Se la minipiscina è prevista per il terrazzo, si dovrà controllare che la soletta del pavimento possa reggere il peso della vasca a pieno carico. Il montaggio deve essere affidato a personale qualificato che rilasci dopo l’installazione un attestato di conformità alle normative vigenti.

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Ha bordo in polyrattan la minipiscina da esterno portatile Legend di Softub per 3-4 persone dotata di 5 jets. La vasca di forma circolare ha una capacità di 833 litri ed è realizzata in PolyBond, un materiale molto leggero ad alto potere isolante. Misura ø interno 180, ø esterno 270 x H 61 cm. Prezzo 9.080 euro. www.softub.it È realizzata con 4 sedute, di cui una lounge la minipiscina da esterno Delos di Jacuzzi. Con 16 getti totali, ha finitura dei pannelli in teak ed è disponibile con guscio di diversi colori. Misura L 215 x P 190 x H 80 cm. Prezzo del modello base, Iva esclusa, 8.934 euro. www.jacuzzi.it È dotata di lampada per cromoterapia la minipiscina da esterno Avenue di Hafro. Predisposta per 4 sedute più una seduta reclinata ha 28 getti idromassaggio. Il guscio è realizzato in Lucite e Microban. Ha capienza di 1100 litri. Misura L 200 x P 200 x H 91 cm. Prezzo della versione base, Iva esclusa, 10.000 euro. www.hafro.it Può avere l’accesso facilitato la minipiscina da esterno Miami di Busco con due porte, una esterna e una interna: l’acqua che invade l’apposito compartimento quando si è aperta la porta interna viene aspirata in 30 secondi da una pompa che la reimmette nella piscina. Con 23 getti idromassaggio è dotata di 10 posti. Realizzata in vetroresina, ha pannellatura in piccole doghe in materiale plastico color wengè o panna. È disponibile in tre misure differenti, quella in foto misura L 300 x P 400 x H 90 cm. Prezzo su preventivo. www.busco.it Ha pannellatura a doghe di legno sintetico color grigio la minipiscina da esterno Hydrospa Cheers CH3 di Teuco. Dotata di 5 sedute massaggianti e di una chaise longue, ha getti idromassaggio cromati illuminati a LED personalizzabili nel mix di aria e di acqua e blower con aromaterapia. Misura L 230 x P 230 x H 90 cm. Prezzo, Iva esclusa, della versione Eco Sunny con riscaldatore termico 15.250 euro. www.teuco.it La minipiscina Malibù di Treesse è dotata di 22 getti idro, 10 getti airpool jet, un getto a cascata, di aromaterapia e ozonizzatore. Con 4 sedute ha una capienza di 670 litri. Il rivestimento interno della vasca è disponibile in madreperla e blu; quello esterno in teak, grigio e mogano. Misura L 208 x P 177 x H 81 cm. Prezzo, Iva esclusa, 11.000 euro. www.gruppotres.it È dotata di 16 JetPak™ II facilmente intercambiabili e con un effetto massaggiante la minipiscina da esterno A5L della Linea Premium di Villeroy & Boch con bordo molto ridotto e superficie del guscio acrilico resistente ai raggi UV. Per 3 persone, ha luci esterne integrate, LED centralizzati, luci sul fondo e cascata luminosa. Misura L 213 x P 173 x H 79 cm. Prezzo, Iva esclusa, 12.800 euro. www.villeroy-boch.it betafence-zenturosecure-minipiscineesterno busco-miami-minipiscineesterno

La minipiscina Malibù di Treesse è dotata di 22 getti idro, 10 getti airpool jet, un getto a cascata, di aromaterapia e ozonizzatore. Con 4 sedute ha una capienza di 670 litri. Il rivestimento interno della vasca è disponibile in madreperla e blu; quello esterno in teak, grigio e mogano. Misura L 208 x P 177 x H 81 cm. Prezzo, Iva esclusa, 11.000 euro. www.gruppotres.it

La minipiscina Malibù di Treesse è dotata di 22 getti idro, 10 getti airpool jet, un getto a cascata, di aromaterapia e ozonizzatore. Con 4 sedute ha una capienza di 670 litri. Il rivestimento interno della vasca è disponibile in madreperla e blu; quello esterno in teak, grigio e mogano. Misura L 208 x P 177 x H 81 cm. Prezzo, Iva esclusa, 11.000 euro. www.gruppotres.it

È dotata di 16 JetPak™ II facilmente intercambiabili e con un effetto massaggiante la minipiscina da esterno A5L della Linea Premium di Villeroy & Boch con bordo molto ridotto e superficie del guscio acrilico resistente ai raggi UV. Per 3 persone, ha luci esterne integrate, LED centralizzati, luci sul fondo e cascata luminosa. Misura L 213 x P 173 x H 79 cm. Prezzo, Iva esclusa, 12.800 euro. www.villeroy-boch.it

È dotata di 16 JetPak™ II facilmente intercambiabili e con un effetto massaggiante la minipiscina da esterno A5L della Linea Premium di Villeroy & Boch con bordo molto ridotto e superficie del guscio acrilico resistente ai raggi UV. Per 3 persone, ha luci esterne integrate, LED centralizzati, luci sul fondo e cascata luminosa. Misura L 213 x P 173 x H 79 cm. Prezzo, Iva esclusa, 12.800 euro. www.villeroy-boch.it

Ha pannellatura a doghe di legno sintetico color grigio la minipiscina da esterno Hydrospa Cheers CH3 di Teuco. Dotata di 5 sedute massaggianti e di una chaise longue, ha getti idromassaggio cromati illuminati a LED personalizzabili nel mix di aria e di acqua e blower con aromaterapia. Misura L 230 x P 230 x H 90 cm. Prezzo, Iva esclusa, della versione Eco Sunny con riscaldatore termico 15.250 euro. www.teuco.it

Ha pannellatura a doghe di legno sintetico color grigio la minipiscina da esterno Hydrospa Cheers CH3 di Teuco. Dotata di 5 sedute massaggianti e di una chaise longue, ha getti idromassaggio cromati illuminati a LED personalizzabili nel mix di aria e di acqua e blower con aromaterapia. Misura L 230 x P 230 x H 90 cm. Prezzo, Iva esclusa, della versione Eco Sunny con riscaldatore termico 15.250 euro. www.teuco.it

È realizzata con 4 sedute, di cui una lounge la minipiscina da esterno Delos di Jacuzzi. Con 16 getti totali, ha finitura dei pannelli in teak ed è disponibile con guscio di diversi colori. Misura L 215 x P 190 x H 80 cm. Prezzo del modello base, Iva esclusa, 8.934 euro. www.jacuzzi.it

È realizzata con 4 sedute, di cui una lounge la minipiscina da esterno Delos di Jacuzzi. Con 16 getti totali, ha finitura dei pannelli in teak ed è disponibile con guscio di diversi colori. Misura L 215 x P 190 x H 80 cm. Prezzo del modello base, Iva esclusa, 8.934 euro. www.jacuzzi.it

Ha bordo in polyrattan la minipiscina da esterno portatile Legend di Softub per 3-4 persone dotata di 5 jets. La vasca di forma circolare ha una capacità di 833 litri ed è realizzata in PolyBond, un materiale molto leggero ad alto potere isolante. Misura ø interno 180, ø esterno 270 x H 61 cm. Prezzo 9.080 euro. www.softub.it

Ha bordo in polyrattan la minipiscina da esterno portatile Legend di Softub per 3-4 persone dotata di 5 jets. La vasca di forma circolare ha una capacità di 833 litri ed è realizzata in PolyBond, un materiale molto leggero ad alto potere isolante. Misura ø interno 180, ø esterno 270 x H 61 cm. Prezzo 9.080 euro. www.softub.it

È dotata di lampada per cromoterapia la minipiscina da esterno Avenue di Hafro. Predisposta per 4 sedute più una seduta reclinata ha 28 getti idromassaggio. Il guscio è realizzato in Lucite e Microban. Ha capienza di 1100 litri. Misura L 200 x P 200 x H 91 cm. Prezzo della versione base, Iva esclusa, 10.000 euro. www.hafro.it

È dotata di lampada per cromoterapia la minipiscina da esterno Avenue di Hafro. Predisposta per 4 sedute più una seduta reclinata ha 28 getti idromassaggio. Il guscio è realizzato in Lucite e Microban. Ha capienza di 1100 litri. Misura L 200 x P 200 x H 91 cm. Prezzo della versione base, Iva esclusa, 10.000 euro. www.hafro.it

Può avere l’accesso facilitato la minipiscina da esterno Miami di Busco con due porte, una esterna e una interna: l’acqua che invade l’apposito compartimento quando si è aperta la porta interna viene aspirata in 30 secondi da una pompa che la reimmette nella piscina. Con 23 getti idromassaggio è dotata di 10 posti. Realizzata in vetroresina, ha pannellatura in piccole doghe in materiale plastico color wengè o panna. È disponibile in tre misure differenti, quella in foto misura L 300 x P 400 x H 90 cm. Prezzo su preventivo. www.busco.it

Può avere l’accesso facilitato la minipiscina da esterno Miami di Busco con due porte, una esterna e una interna: l’acqua che invade l’apposito compartimento quando si è aperta la porta interna viene aspirata in 30 secondi da una pompa che la reimmette nella piscina. Con 23 getti idromassaggio è dotata di 10 posti. Realizzata in vetroresina, ha pannellatura in piccole doghe in materiale plastico color wengè o panna. È disponibile in tre misure differenti, quella in foto misura L 300 x P 400 x H 90 cm. Prezzo su preventivo. www.busco.it

betafence-zenturosecure-minipiscineesternoAssoluta libertà in giardino: Il sistema di recinzione a doppio pannello Zenturo® Secure di Betafence, oltre a decorare, garantisce la massima privacy nascondendo il giardino agli sguardi indiscreti. Il riempimento della recinzione, oltre a oscurare, assicura anche un buon assorbimento acustico. I pannelli di questo sistema sono realizzati con maglie molto strette (25 x 10 cm), che conferiscono ottima rigidità e resistenza. Zincati e rivestiti in poliestere con speciali trattamenti protettivi per una lunga durata nel tempo, i pannelli sono disponibili in tonalità antracite metallizzata o in altri colori a scelta. Sono disponibili come pannelli singoli o come parete costituita da due pannelli con riempimento, nei formati L 200,5 x H 170,5 e L 200,5 x H 200,5 cm. Prezzo su preventivo. www.betafence.it