domenica 12 aprile 2015

Benefici per la prima casa: quando decadono?

 

agevolazioni-prima-casa

Nonostante ormai siano stati affrontati a più riprese i benefici fiscali di cui si può usufruire acquistando la prima casa, forse è bene sottolineare come questi possano anche decadere. I motivi sono svariati e ruotano intorno al mancato rispetto dei requisiti richiesti, o a comportamenti scorretti dopo l’acquisto.

Cause di decadenza

  • Quando le dichiarazioni fatte durante l’atto di acquisto sono false;
  • il contribuente è tenuto a trasferire la propria residenza nel luogo dove l’immobile è stato acquistato entro 18 mesi. Tale causa di decadenza non vale però per coloro che prestano servizio per le forze armate, di polizia, di ordinamento civile e militare;
  • al momento dell’acquisto dell’immobile, davanti il notaio, è necessario che venga specificato di voler adibire la dimora a prima casa. In quanto ciò deve comparire sull’atto notarile come una dichiarazione di intento;
  • quando l’abitazione è venduta o donata prima che siano trascorsi cinque anni dalla data di acquisto. Almeno che entro un anno non si compri un altro immobile e lo si adibisca ad abitazione principale. Ciò non vale però se viene stipulato entro un anno dalla vendita dell’immobile un contratto preliminare, in quanto questo non produce l’effetto reale del trasferimento del bene.

Le agevolazioni non si perdono

  • Se entro un anno dalla vendita si acquista un’abitazione situata in uno stato estero, che adotta con l’Italia una cooperazione amministrativa, al fine di controllare che effettivamente la casa sia stata adibita a prima abitazione;
  • entro un anno dalla vendita o donazione si acquista un terreno sul quale si costruisce una casa e la si adibisce ad abitazione principale.

Sanzioni per la perdita dei benefici fiscali e ravvedimenti

Non solo possono essere perse tutte le agevolazioni fiscali, ma può esserci la necessità di versare le imposte risparmiate, gli interessi e subire una sanzione del 30% dell’imposta stessa. In questo caso però vi può essere anche un ravvedimento da parte del contribuente, che può rimediare alle violazioni commesse riuscendo ad ottenere una forte riduzione delle sanzioni. Ciò accade quando:

  • la violazione non è stata contestata dall’ufficio;
  • non siano iniziate ispezioni e verifiche;
  • non siano incominciate altre attività amministrative di accertamento (notifiche di inviti a comparire, richieste di esibizioni documenti, invio questionari ecc.).